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Sarà “distanze” la parola-chiave identificativa della 17ª edizione di Vicino/lontano 2021, che dal 2005 ha luogo a Udine assieme alla serata per la consegna del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani. «Il pensiero corre immediatamente al distanziamento fisico imposto a tutti noi, cittadini “globali”, dall’emergenza Covid-19 – spiega Paola Colombo, presidente di Vicino/lontano e con Franca Rigoni curatrice del festival -, ma la pandemia, che condiziona ora i nostri comportamenti quotidiani distanziando familiari, amici, lavoratori, studenti, ha acceso un riflettore sulla realtà del nostro tempo, rendendo ancora più evidenti ben “altre distanze”, che il festival intende indagare, invitando studiosi ed esperti di diverso orientamento ad analizzarne cause, consistenza e prospettive».  Non si può negare che la pandemia abbia accelerato, aggravandoli, processi e tendenze già in corso da decenni nel mondo globalizzato. A partire da questa constatazione, l’edizione 2021 del festival avanzerà una serie di interrogativi cruciali, assumendo come osservatorio e punto di vista obbligato la linea di frattura che separa un “prima” da un “dopo”. Può resistere la democrazia alla polarizzazione della società che ha visto amplificarsi la divaricazione tra cittadini garantiti, e arricchiti, e cittadini svantaggiati, impoveriti e privi di ogni tutela? Quale il ruolo della scienza e quello della politica, di fronte all’emergenza? Come restituire fiducia e credibilità ad entrambe da parte di cittadini stanchi e demoralizzati? Quale il ruolo dei media? Quali i problemi della scuola al tempo della Dad?

Il Premio Terzani.

Foto © 2020 Luca d’Agostino
Foto © 2020 Alice BL Durigatto

Come favorire il ricambio generazionale in un Paese dove la mobilità sociale è bloccata da anni? E fino a quando l’accesso a posizioni di potere da parte delle donne è destinato a rimanere un’eccezione? Come vivere l’esperienza della distanza e della prossimità nell’era digitale, che mentre smaterializza le relazioni interpersonali le moltiplica e talvolta le rende tossiche? Infine, spetta alla geopolitica il compito di configurare il nuovo mappamondo, riconsiderando le distanze tra Stati sovrani, soprattutto in rapporto alla questione del cambiamento climatico, mentre i centri egemonici del pianeta si vanno modificando sotto i nostri occhi: con quali prospettive?».

“Se non avessi più te”.

Foto © 2020 Luca d’Agostino

Vicino/lontano 2021, a partire dalle indicazioni del suo qualificato comitato scientifico, anche per questa edizione presieduto dal professor Nicola Gasbarro, cercherà di affrontare questi interrogativi, coinvolgendo come sempre studiosi ed esperti di prestigio e provenienza internazionale. Le date previste per il festival, che già erano state annunciate (dal 6 al 9 maggio), hanno subito un prudenziale slittamento verso l’estate, nella prima settimana di luglio. «Questo slittamento dipende dalla nostra ferma intenzione – spiegano ancora gli organizzatori – di proporre la manifestazione in presenza. Teniamo soprattutto a rinnovare, ancora una volta, quel rito collettivo fatto di empatia, complicità e appartenenza, che permette a una comunità di incontrarsi in uno spazio fisico per riconoscersi come tale». Grazie alla collaborazione con il Comune di Udine, incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, testimonianze, mostre, spettacoli e proiezioni occuperanno per quattro intense giornate, dal 1° al 4 luglio, gli spazi cittadini e, in un arco temporale più ampio, numerose sedi della regione, in particolare quelle dell’area montana. Valore aggiunto della nuova edizione, dopo la più che positiva esperienza del 2020, sarà certamente la modalità ibrida di fruizione del festival, in presenza e da remoto. E per fidelizzare il vasto pubblico della rete avvicinato nel 2020 – oltre 800mila persone – al tradizionale format del festival verranno affiancate numerose iniziative online anche nel corso dell’anno, come avvenuto quest’anno.

Stefano Massini

Foto © 2020 Luca d’Agostino

Appendice “natalizia” dell’impegno in rete di Vicino/lontano è stata la sinergia con il progetto “Redux” lanciato da Folco Terzani: sul sito del festival si può tuttora ottenere gratuitamente “La fine è il mio inizio. Redux”, versione ridotta e digitale del fortunato volume pubblicato nel 2006 da Longanesi, già scaricata in pochi giorni da quasi 25mila persone. «Mio babbo – spiega Folco Terzani – si è domandato spesso, nell’ultimo periodo della sua vita, dove stesse andando il mondo. Per questo ho voluto che l’essenza del suo pensiero, in questo momento per tutti difficile, fosse in un certo senso “liberata” per arrivare soprattutto ai giovani». La messa online di “Redux” risponde a una domanda che molti fanno, o vorrebbero fare a Folco Terzani, alla sorella Saskia e ad Angela Terzani, compagna di una vita: «Cosa scriverebbe oggi Tiziano Terzani?». Il link per scaricare “Redux” è disponibile e liberamente condivisibile sul sito vicinolontano.it e tizianoterzani.com
Con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico regionale, e in vista dell’edizione 2021 del festival, è ripartito anche il Concorso Scuole Tiziano Terzani. Rivolto a tutti gli istituti scolastici del Friuli Venezia Giulia, agli studenti universitari e alle scuole di italiano per stranieri – ripropone il tema dell’edizione precedente, annullata a causa della pandemia: “La testa non basta. Bisogna metterci il cuore”, una citazione tratta da una delle ultime interviste a Tiziano Terzani. Nonostante il momento di difficoltà che la scuola sta attraversando sono centinaia le adesioni già pervenute. Anche la giuria del Premio Terzani, sempre presieduta da Angela Terzani, è già al lavoro da alcuni mesi. È atteso per fine febbraio l’annuncio dei 5 finalisti dell’edizione 2021.

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In copertina, il concerto all’alba diretto dal maestro Massimo Belli. (Foto Alice Durigatto)

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