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di Giuseppe Longo

Le regine dell’estate in montagna? Sono, senza dubbio, le malghe che punteggiano tutto l’arco alpino, dai monti pordenonesi passando per la Carnia fino a raggiungere il Tarvisiano. Malghe, veri e propri giacimenti gastronomici e culturali, fatti di saperi e di usanze antiche, che ci invitano a ritmi più moderati, “slow” come si preferisce dire oggi. Ma la montagna non è solo questo. Se d’inverno gli sport bianchi dominano – a parte quest’ultima stagione bruscamente interrotta da Coronavirus -, nei mesi caldi, quando Alpi e Prealpi offrono il meglio di sè, le proposte non si contano. E accanto al trekking, le inesauribili camminate tra monti e rifugi, fioriscono, con i ranuncoli e i rododendri d’alta quota, anche opportunità turistico-sportive che rispondono ai nomi di  canyoning, family cycling, adventure & fun park. Proposte che fanno parte del “pacchetto estivo” di un ampio contenitore che va sotto il nome di “Montagna 365”, un variegato progetto per rilanciare, proprio in ogni giorno dell’anno, la montagna del Friuli Venezia Giulia, un brand in cui entrano a far parte, opportunamente, anche le zone collinari e pedemontane. Cioè ai tradizionali e affermati sei poli invernali (Piancavallo, Sauris-Forni di Sopra, Sappada, Zoncolan, Tarvisio e Sella Nevea) vengono affiancate altre quattro aree della pedemontana e della collina molto interessanti per la promozione complessiva dell’immagine Fvg, vale a dire Carnia, Gemonese e Valli del Natisone, attraversando le Valli del Torre, e Carso sia nel tratto isontino che in quello giuliano. Il tutto offre un enorme ventaglio – oltre un migliaio – di proposte tutto l’anno, che vanno dallo sport alla cultura, dalla fruizione ambientale all’enogastronomia. Iniziative tutte da vivere!

Bini durante la presentazione.

“Montagna 365”, dunque, ambizioso progetto cui si affida una più che legittima aspirazione di rilancio ora che finalmente l’emergenza sanitaria si sta allentando, ma che in seguito a mesi di lockdown ha assestato un colpo durissimo anche all’economia in quota. Un contenitore, appunto, di tantissime e interessanti proposte presentato a Sagrado, nella cornice della Tenuta Castelvecchio sul Carso goriziano, dall’assessore regionale alle Attività produttive con delega al Turismo, Sergio Emidio Bini, e da PromoTurismoFvg, con il suo direttore generale Lucio Gomiero. «Un sogno nel cassetto della Regione – ha detto Bini – è la costituzione di un unico consorzio per la gestione e la promozione della montagna, che sia in grado di trasmettere le nostre ricchezze ai potenziali fruitori, per farne conoscere potenzialità e carature. Per arrivare a questo traguardo, occorre però che si sappiano superare i campanilismi, sottoponendo all’Amministrazione regionale proposte e progetti costruttivi ed efficaci. Ciò permetterà di affiancare e sostenere un rilancio della montagna per recuperare il terreno perduto e riposizionare questo “prodotto” del turismo del Friuli Venezia Giulia negli spazi adeguati, dando riscontro e ristoro alle aziende e alle imprese che fin qui si sono adoperate per superare il lockdown e la crisi».

Le Grotte di Villanova.

«Il messaggio più concreto con il quale possiamo presentare la nostra montagna, assieme all’intero territorio regionale – ha sottolineato l’esponente della Giunta Fedriga – è che il Friuli Venezia Giulia è una regione sana e da visitare in piena sicurezza, sia per le scelte corrette adottate nei mesi della pandemia sia per il modo in cui le prescrizioni sanitarie vengono ancora rispettate dagli operatori turistici”. Bini – come informa una nota Arc -ha ricordato che, prima del lockdown, i dati inerenti il turismo della montagna nel 2019 erano stati confortanti, forieri di buone prospettive di ripresa per il 2020; una crescita che, però, è stata interrotta dalla pandemia. “In questo periodo di blocco dell’attività – ha detto Bini – abbiamo comunque lavorato per definire nuove strategie da attuare non appena ci fossero state le condizioni. Quindi ora è arrivato il momento di giocare le carte tenute in serbo nel periodo dell’attesa».
Per l’assessore regionale, la salubrità del nostro territorio riveste un ruolo importante nella percezione dell’attrattività da parte dei potenziali visitatori. «Su queste considerazioni – ha aggiunto Bini – si fonda l’azione di PromoturismoFvg, che assieme all’assessorato sostiene i principali eventi rivolti al grande pubblico e che interessano, fra gli altri, anche il territorio montano. In questo ambito sono coinvolte anche le associazioni e le realtà del territorio che stanno progettando le proprie attività, alle quali la Regione saprà prestare la dovuta attenzione”. “Il nostro compito – ha concluso il titolare delle Attività produttive – è quello di mettere in rete operatori e offerta, come stiamo facendo anche attraverso il nuovo portale di PromoturismoFvg, ma anche i nuovi sistemi di prenotazione degli impianti di risalita e delle location. La montagna, facendo rete, ha i requisiti per vincere anche questa sfida della ripartenza».
Obiettivo montagna, dunque, per ripartire con forza dopo tutti questi mesi di sofferenza e di crisi che hanno messo a dura prova anche il morale di chi abita e lavora in quota, ma che ha pur sempre la forza e la volontà di rimettersi in cammino, come è avvenuto in altre avverse circostanze: basta crederci. E “Montagna 365” darà sicuramente una mano importante per raggiungere questo obiettivo di rilancio al fine di ritrovare il passo giusto. Quello dello sviluppo e della crescita.

I pascoli del Montasio.

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In copertina, il monte Zoncolan paradiso anche per le due ruote.

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