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Pordenonelegge ringrazia i suoi supporters: in meno di 90 ore, fra lunedì 20 e la tarda mattinata di giovedì 23 luglio, si sono esauriti i 2020 codici a disposizione per la seconda fase della campagna pubblica di crowdfunding “Amici di Pordenonelegge”, rivolta a chi decide di scegliere al buio, prima della presentazione del programma, manifestando il suo supporto e acquistando codici di accesso agli incontri che, dal 16 al 20 settembre nel corso di Pordenonelegge 2020, permetteranno di assistere in presenza agli incontri prenotati, sapendo di poter trovare sicuramente posto in sala. Proprio la prenotazione è un elemento determinante nell’anno pandemico che impone di evitare code e assembramenti di persone fuori dalle sedi del festival. Per questo, a differenza dalle precedenti edizioni, quest’anno la prenotazione sarà necessaria per tutti gli spettatori di pordenonelegge. Fondazione Pordenonelegge annuncia dunque con soddisfazione che, esaurita la seconda fase della campagna “Amici di Pordenonelegge” con 835 “Amici” e supporters del festival, si potrà usufruire ancora di una terza finestra per diventare “Amici” e sostenere la festa del Libro, dal primo al 6 settembre: sempre con numero contingentato di codici legato alla capienza delle sedi utilizzate, ma questa volta con piena cognizione di causa, perché i protagonisti della 21ª edizione della Festa del Libro con gli Autori saranno svelati oggi, 28 luglio, in occasione dell’incontro stampa di presentazione che si terrà dalle 12 a Palazzo Badini – Sala Ellero per un numero limitato e distanziato di persone, con diretta sui canali fb e youtube del festival, e con collegamento live su piattaforma zoom.
Nel conto alla rovescia verso lo start del festival, i codici acquistati a luglio si trasformeranno in altrettante prenotazioni per gli eventi di pordenonelegge 2020 durante la settimana del 24/30 agosto, con possibilità di esercitare il diritto di prelazione: la stessa opportunità sarà offerta agli “Amici” dello scorso dicembre. I codici resteranno validi ad uso prenotazione, ma senza prelazione, anche per la settimana successiva, dal primo al 6 settembre, data ultima e tassativa. Dal 7 settembre all’11 sarà aperta una piccola finestra di prenotazione per il pubblico libero, proprio perché le tradizionali “code” davanti ai luoghi di incontro non saranno più possibili. In caso di annullamento degli appuntamenti prenotati per cause non direttamente imputabili alla Fondazione Pordenonelegge, la somma versata sarà considerata quale contributo destinato al festival in base alla natura di crowdfunding della campagna, e non sarà restituita. Il personale di fondazione Pordenonelegge resterà a disposizione in orario d’ufficio tel 0434.1573100 e tramite email amici@pordenonelegge.it

Poeti di vent’anni:
ci sono i tre finalisti

L’autrice salentina Valeria Cagnazzo con “Inondazioni” (CartaCanta, 2019), il poeta marchigiano Riccardo Canaletti con “Sponde” (Arcipelago Itaca, 2019) e la poetessa senese Francesca Santucci con “La casa e fuori” (LietoColle-Pordenonelegge, 2019) sono i finalisti della 2ª edizione de “I poeti di vent’anni. Premio Pordenonelegge Poesia”, promosso da Fondazione Pordenonelegge in collaborazione con Camera di Commercio di Pordenone – Udine, Crédit Agricole FriulAdria, Teatro Comunale Giuseppe Verdi Pordenone e Best Western Plus Park Hotel Pordenone. Dedicato ai poeti nati fra il primo gennaio 1990 e il 31 dicembre 1999, il riconoscimento rinnova la forte attenzione di pordenonelegge per la poesia, un genere che muta pelle fra le generazioni ma dimostra la sua eterna vitalità, coinvolgendo chi scrive e chi legge. La terna finalista è stata selezionata dalla giuria, composta dal coordinatore del Premio Roberto Cescon con Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi e Franca Mancinelli. La proclamazione con premiazione del vincitore è prevista nel corso di Pordenonelegge. All’edizione 2020 del Premio hanno preso parte anche i poeti finalisti Giorgiomaria Cornelio, Jacopo Curi, Lorenzo Fava, Gabriele Galloni, Demetrio Marra, Tommaso Russi e Antonio Scialpi.
L’esordio di Valeria Cagnazzo colpisce perché la parola si fa carico dell’altro attraverso la costruzione di un mondo: animali marini, fondali, ma anche piante, piane, gelsi, straobordii, corpi, zampe. Il tutto, armonizzato in un dire non solo metaforico. E se per parlare di guerre intestine tra minoranze etniche, di sterminio, di frontiere, si parte dal bisonte, dagli stormi, dalle briciole, rendendo questa nostra fragile congrega umana parte di un più grande mondo di persone non umane, forse una strada di possibilità si apre.
Al suo esordio è anche Riccardo Canaletti, che parla del suo mondo (le stanze vissute per pochi anni o mesi, le passioni e gli amori, la ricerca inquieta di un luogo da abitare), facendosi venire il sospetto che quel mondo non basti, o non basterà, per l’opera che vuole scrivere. In Sponde si riconosce un io che parla a un tu (e che raramente aderisce a un noi) e accoglie nei suoi testi i dettagli che trapuntano la nostra vita e la fanno indimenticabile. La lingua dei testi non si accontenta dell’asserzione, apre spazio al paradosso, a una dialettica non pacificata fra ciò che è e ciò che non è (e che forse dovrebbe essere).
La casa e fuori, libro d’esordio di Francesca Santucci (1991), è composto di poesie in prosa e in versi che conducono il lettore in un territorio sospeso, dove l’infanzia non è ancora trascorsa e si è come «sul punto di fare qualcosa», di spezzare questo stato intermedio, per fare ingresso in un mondo altro, quello degli adulti, forse. Ma il soggetto che prende voce in questi testi è chiamato prima a “riordinare le foto” della memoria, a ricomporre il quadro della propria esistenza familiare e ad osservare i propri gesti e movimenti all’interno del perimetro della casa o poco oltre, nello spazio del giardino, intessendo dialoghi con gli animali, con gli oggetti antropomorfizzati, o con l’altro che le dorme accanto. Gli unici avvenimenti “esterni”, le uniche notizie dal “mondo”, sono comprese in una carta di giornale riciclata.

Valeria Cagnazzo

Riccardo Canaletti

Francesca Santucci

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In copertina, ecco un incontro degli “Amici di Pordenonelegge”.

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