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di Mariarosa Rigotti

Nuove pagine dedicate alla storia di Mida da “sfogliare” virtualmente, ma anche la possibilità di conoscere storie di vita vissuta in un incontro tra persone di generazioni diverse. Tutto questo è firmato dal Centro teatro animazione e figura di Gorizia. Così, per oggi, alle 17, il sodalizio annuncia un altro capitolo delle “Storie di Mida” che troveranno nuovamente spazio sulla pagina Facebook del Cta stesso. Infatti, dopo “Mida 1”, proposto domenica scorsa, sarà la volta “Mida 2”, altro incontro con il mitico re della Frigia e, nella fattispecie, con una sua altra caratteristica; come ricordano, infatti, dal Cta, «re Mida, come abbiamo visto, è noto per il suo tocco magico, ma forse non tutti sanno che era legato anche a una particolarità, le reali orecchie, della quale ci parla Ovidio nelle Metamorfosi» e proprio su questo aspetto del sovrano sarà centrato il nuovo capitolo delle “Storie di Mida” per #iorestoacasa.
Su un testo liberamente tratto da Le Metamorfosi di Ovidio, Libro XI, anche questa proposta, come la precedente, è firmata Antonella Caruzzi e ancora, per fare un tuffo nella mitologia greca, si incontrerà Serena Di Blasio, aiutata da Massimiliano Gosparini (illustrazioni) e Alan Malusà Magno (musiche).
Da ricordare che la raccolta di video #iorestoacasa è disponibile pure sul sito ctagorizia.it e sul canale youtube della stessa associazione.
Questo per quel che riguarda le storie mitologiche, ma vanno, appunto, citate le storie vere: si tratta del progetto “Esistenze”, coordinato da Elisabetta Gustini, che ha raggiunto la 10a edizione. In questo decennale, il percorso si è arricchito della sezione #Esistenzealtelefono, sempre coordinata dalla Gustini, pensata in questo periodo di quarantena e rappresenta un omaggio al centenario della nascita di Gianni Rodari.
Un percorso che permette, appunto, un incontro tra persone di età diverse, infatti, come spiegano dal Cta stesso, ha lo scopo di mettere in relazione bambini e anziani per aiutarli a crescere e invecchiare serenamente, ma anche, per cercare di offrire qualche spunto di riflessione per aiutare a vivere meglio coloro che fanno parte dell’età “di mezzo”.
E poi, proprio calandosi nella nostra attualità, il percorso si arricchisce di significato: «Il senso del progetto – illustrano dal Centro goriziano – è mettere a confronto impressioni, paure, desideri di questo periodo così particolare: viene incentivata una conversazione attiva che vuole in qualche modo rafforzare il rapporto personale di fiducia, confidenza che si è creato nelle precedenti edizioni durante i laboratori in classe. Quindi, non il racconto di storie, ma il commento alla Storia che stiamo vivendo in questi giorni, vista dall’osservatorio privilegiato degli anziani e dei bambini».
Così, entrando del dettaglio della sezione #Esistenzealtelefono, va ricordato che ne sono protagonisti i bambini, i ragazzi e gli anziani conosciuti nelle scorse edizioni della iniziativa, a raccontare, appunto, tramite il telefono, le loro giornate e impressioni sull’attualità, sul significato di non frequentare la scuola e sui vantaggi e problemi che incontrano usando la comunicazione in rete.
Nella sostanza, grazie agli appuntamenti telefonici di Esistenze 2020, ogni settimana, sul sito del Cta è resa disponibile una nuova chiamata; per esempio, viene menzionata quella con due persone da Gradisca d’Isonzo: un bambino di otto anni, Mbatou alunno della 3B della scuola primaria “Dante Alighieri”, e la signora Anna, della casa albergo “Brovedani” accompagnata dall’operatore Mauro Ramot.

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In copertina e qui sopra due illustrazioni del racconto web.

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