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di Gi Elle

Proprio il 29 giugno, ricorrenza dei Santi Apostoli Pietro e Paolo – fino a una cinquantina di anni fa festa segnata in rosso sul calendario, poi soppressa assieme a tante altre -, nasceva nel 1891 a Grado, in una casetta del centro storico, a ridosso dell’antichissima Basilica di Santa Maria delle Grazie, Biagio Marin, poeta e scrittore famoso per le sue liriche in dialetto “graisano”, ma non solo. E proprio in questo anniversario – ricordato da una targa marmorea posta proprio su quell’edificio del Castrum -, l’Isola ha deciso di rendere omaggio al suo “Biaseto” con la presentazione di un importante libro, scritto da un gradese Doc che ha voluto donarlo alla città.

Biagio Marin


“Grado dai Patriarchi ai Dogi, al poeta Biagio Marin”: questo è il titolo del volume di Giovanni Gregori, pubblicato dal Csbm con Hammerle Editori in Trieste, che sarà presentato questo pomeriggio, alle 17.30, nella sala Lido dell’Hotel Astoria in Largo Crisogono, 3. Ne parleranno con l’autore Renzo Sanson ed Edda Serra, presidente del Centro studi Biagio Marin di Grado, mentre il discorso di apertura sarà tenuto dal sindaco Dario Raugna. Chi desidera partecipare all’incontro è invitato a prenotare la presenza tramite la e-mail moimasflavia@libero.it. La cerimonia sarà, comunque, teletrasmessa in diretta tramite la pagina Facebook del Csbm.
“Nel volume – anticipa Edda Serra – sono sintetizzati quasi duemila anni di storia, di cui Grado è protagonista, in una narrazione di fatti antichi e complessi, come quelli del Patriarcato di Grado ed Aquileia che ritornano in questi giorni nella celebrazione dei duemila anni di Aquileia. E se anche di recente più di qualcuno si è cimentato a narrarli, la narrazione di Nino Gregori ha il pregio di una maggiore chiarezza e sintesi, e dell’amore del cittadino per la sua città. Alla quale ha già dedicato altri tre volumi: “La lunga stagione del turismo gradese” , “Le genti dell’alto Adriatico verso l’Europa”, “Biagio Marin ai Gradesi”, e a Marin ha dedicato un altro libro ancora, “Biagio Marin caro a Trieste”.
Il sindaco Raugna ha ricevuto nei giorni scorsi lo stesso Giovanni Gregori, che ha donato i suoi volumi, durante un incontro cui hanno partecipato la presidente Serra e il relatore ufficiale della cerimonia odierna, Renzo Sanson, pure gradese e a sua volta cultore dell’opera di Biagio Marin e del suo mondo. “Biaseto” si spense, sempre nella sua amata Isola, 94enne, la vigilia di Natale del 1985, dopo essere stato testimone per quasi un secolo della crescita della località che, da povero borgo di pescatori, divenne un’affermata stazione turistica e termale, per la quale si posero le basi già durante l’Impero asburgico di cui anche Grado faceva parte quando il poeta era in giovane età.

Il monumento nel Parco delle Rose.

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In copertina, la casa natale di Biagio Marin in Calle Lunga (Stralonga) nel centro storico di Grado.

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