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di Giuseppe Longo

«Ciclismo è anche poesia», parola di Dino Persello, sempre al centro di una intensa attività teatrale soprattutto in lingua friulana. L’attore e regista sandanielese, ma nativo della vicina Dignano, in riva al Tagliamento, ha colto infatti l’occasione dell’ormai prossimo passaggio del Giro d’Italia anche nella nostra regione per mettere a punto un interessante lavoro che sarà presentato in una decina di appuntamenti, dopo l’anteprima della scorsa settimana avvenuta a San Lorenzo di Sedegliano.
Gli occhi degli sportivi sono, infatti, puntati da domani su una edizione insolita, tutta particolare, del Giro a causa dell’emergenza sanitaria, tanto che ha dovuto lasciare per quest’anno la consueta collocazione primaverile per approdare al primo scorcio d’autunno. La corsa rosa, come tutti sanno, prenderà il via domani a Monreale, sopra Palermo, e arriverà in Friuli il 18 e il 20 ottobre, dove sono state fissate due tappe spettacolari: la Base area Rivolto-Piancavallo, con le Frecce Tricolori a far festa ai campioni delle due ruote, e la Udine-San Daniele. Il lavoro di Persello toccherà pertanto alcuni dei paesi attraversati dalla carovana  (Faedis, Ragogna, Nimis, Tramonti di Sotto, Buja, Basiliano, Lusevera, Tramonti di Sopra, San Daniele) oltre che la stessa Udine. Un’altra bella iniziativa, insomma, dopo la fortunata serie di rappresentazioni che nei mesi scorsi aveva toccato alcune cantine e aziende vitivinicole dei Colli orientali del Friuli. Ma com’è nato questo progetto dedicato alla Grande Corsa? Ne parliamo con lo stesso autore.

– Dino, innanzitutto, hai qualche ricordo personale che ti ha fatto appassionare al Giro d’Italia?

«Certamente. E il più emozionante risale al lontano 6 giugno 1977: allora, il Giro era arrivato a Gemona, “capitale” del terremoto, dove c’ero anch’io, a un anno dalla tragedia. Atmosfera surreale, solo sassi, commozione ed emozioni indescrivibili. Due le semitappe in quel giorno: al mattino la Trieste-Gemona e nel pomeriggio la Gemona-Conegliano. Enorme ed intelligente la sensibilità degli organizzatori di onorare con tale presenza il Popolo Friulano, che in quei momenti aveva estremo bisogno di essere aiutato a sperare».

– Allora, cos’è che ti ha suggerito di imbastire questo nuovo progetto, proprio sul Giro?

«Prima di tutto, debbo fare una premessa, che ritengo interessante oltreché utile».

– E cioé, fammi capire …

«Vedi, come ti sarai sicuramente accorto, stiamo assistendo ad una inesorabile caduta di stili e qualità in merito ad alcune rappresentazioni teatrali da far particolarmente irritare. Per una risata (e basta!) in più, si sceglie il nulla più assoluto, o peggio ancora le più mediocri sconcezze! “Il pubblico vuole questo?”, troppo facile, rifiuto in pieno questo tipo di arte-spazzatura!».

– Tu, invece, hai un altro concetto di fare teatro. Mi ricordo, per esempio, la bella serata di Spessa, da Paolo Rodaro.

«Infatti, esiste anche il sorriso intelligente, senza volgarità, magari accompagnato da una riflessione che ti puoi portare a casa».

– E il ciclismo come si inserisce in questo discorso?

«Il ciclismo è una meravigliosa, spietata, affascinante metafora di vita. Un grande, grandissimo affresco popolare, in una società, quella attuale, che macina ogni cosa alla velocità della luce. Ma nello sport della bicicletta, la memoria è insieme passato e futuro! La bicicletta è l’immagine visibile del… vento!».

– Tanti auguri, dunque, per questa tua nuova avventura…

«Sì, sarà proprio una piccola avventura che s’intreccerà con quella più grande dei protagonisti del Giro. Una corsa alla quale mi sono appassionato fin da ragazzo. Era l’estate del 1958. Avevo 9 anni e mio padre Pompeo – da grande appassionato di ciclismo – mi portò con sé alla storica osteria “da Egle” a Dignano, il mio paese, per vedere in tivù (una delle prime in loco!) il Campionato del mondo di ciclismo professionisti su strada. Da allora per me è stato un crescendo d’interesse attorno a questo sport che ora voglio onorare proprio con uno dei miei lavori».

L’attore da Rodaro a Spessa…

PROGRAMMA

1 Domenica 4 ottobre – Faedis, Aula magna Scuola secondaria
Via Pranuf, ore 17

2 Venerdì 9 ottobre – Ragogna, Castello di San Pietro,
ore 20.30

3 Sabato 10 ottobre – Nimis, ex Scuole elementari, Via Matteotti, ore 20.30

4 Domenica 11 ottobre – Tramonti di Sotto,
Polifunzionale sede Pro Loco, Via Meduno, ore 17

5 Martedì 13 ottobre – Buja, Biblioteca, Via Santo Stefano, ore 20.30.

6 Giovedì 15 ottobre – Basiliano, Sala consiliare, Piazza
del Municipio, ore 20.30

7 Venerdì 16 ottobre – Lusevera, Centro sociale
”Lemgo” frazione Pradielis, ore 20.30

8 Sabato 17 ottobre – Tramonti di Sopra, Sala Società
Operaia via Monte Rest, ore 20. 30

9 Domenica 18 ottobre – San Daniele,
Teatro Cinema Splendor, ore 18

10 Lunedì 19 ottobre – Udine, Loggia del Lionello, ore 18

… e in  un altro lavoro teatrale.

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In copertina, Dino Persello durante uno dei suoi applauditi spettacoli proposti in lingua friulana.

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