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(s.b.) Festa della Repubblica oggi a Polcenigo, uno fra i Borghi più belli d’Italia che il Friuli Venezia Giulia annovera, saranno le note del maestro di tromba Diego Cal a risuonare, stamane alle 11, dal finestrone centrale di Palazzo Fullini Zaia: un evento che onora la nascita della Carta costituzionale, ricordando nel contempo le tante vittime causate da Coronavirus. Ma non è su questo che oggi vogliamo soffermarci, avendone riferito ampiamente già ieri, bensì proprio sui Borghi più belli che aspirano a contare di più in questa fase di ripresa dalla grave emergenza sanitaria. Ricordiamo subito che nella nostra regione, oltre a Polcenigo, in questo speciale Club dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, ci sono Sappada, Venzone, Gradisca di Isonzo, Fagagna, Clauiano, Palmanova, Strassoldo, Poffabro, Toppo, Sesto al Reghena, Cordovado e Valvasone.
Ebbene, i sindaci dei Borghi Fvg, con il loro coordinatore Markus Maurmair, si sono riuniti in videoconferenza assieme al presidente nazionale Fiorello Primi: è stata una prima occasione per fare il punto sulla situazione e su quali prospettive può avere il turismo in Italia e in Friuli Venezia Giulia in particolare. Primi ha indicato in questa fase di grave crisi un’occasione per rilanciare il turismo di prossimità. È noto infatti a livello nazionale, fonte Enit, che di turisti stranieri in Italia ne vedremo a partire soltanto dalla primavera del prossimo anno, per cui ritorna in auge proprio il turismo vicino a casa. E a questo punto i Borghi rappresenteranno una delle grandi forze motrici per l’economia in ripartenza, offrendo un’occasione per fare riscoprire i tesori dell’Italia agli italiani.

Markus Maurmair

Durante la riunione dei 13 Borghi friulani – informa un comunicato dell’associazione – “rispetto all’emergenza sanitaria e alla fase di stallo sulle direttrici da parte di Promoturismo è emersa forte la preoccupazione rispetto la conduzione degli uffici Iat esistenti, come il desiderio di colmare il vuoto per quelle realtà ancora sprovviste”. Di fatto, le amministrazioni comunali dei Borghi più belli d’Italia lanciano un appello alla Regione Fvg “affinché continui a garantire i contributi per il funzionamento degli uffici di supporto al turista tanto più che queste strutture sono gestite in accordo con associazioni locali o Pro Loco che non possono garantire cassa integrazione o altre forme di contenimento dei costi di gestione. Senza i fondi regionali – sottolinea la nota – si rischia di dare un colpo di grazia all’accoglienza locale disperdendo un patrimonio di persone che si sono formate nel corso degli anni. Altra richiesta è emersa dalla riunione in merito alla prosecuzione dei finanziamenti garantiti da parte di Promoturismo ai progetti proposti dei Borghi più belli d’Italia del Friuli Venezia Giulia che rappresentano un’esperienza esemplare anche a livello nazionale, tanto più che oggi ci si può muovere solo a entro i confini regionali”. Anche se è ormai imminente la rimozione del divieto che tutti conosciamo.
Nel frattempo, si è comunque definito una serie di iniziative su come intercettare il turismo di prossimità con delle proposte che sono state messe in campo già in queste settimane, non appena i decreti ministeriali hanno consentito la riapertura dei musei e nei Borghi più belli d’Italia sono presenti diverse di queste realtà. Una grande occasione per valorizzare quanto di bello ci sia in Friuli Venezia Giulia, partendo proprio dai suoi residenti che possono trasformarsi in “ambasciatori” verso l’esterno una volta dato il via libera agli spostamenti delle persone fisiche tra le regioni.

Venzone

In una lettera inviata all’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, al direttore generale e al responsabile marketing di Promoturismo Fvg, Lucio Gomiero e Bruno Bertero, a proposito proprio di Covid-19 e di promozione turistica nei Borghi più belli d’Italia, il coordinatore Markus Maurmair, che è sindaco di Valvasone Arzene, ha scritto: “Uno dei fattori distintivi della promozione del turismo nei borghi sarà rappresentato dall’attenzione che siamo in grado di assicurare alla sicurezza, sia nell’accesso ai monumenti sia nei servizi al turista. Come amministrazioni pubbliche, abbiamo la conoscenza e la capacità di assicurare tale fondamentale aspetto a chi verrà a farci visita, consentendoci di rappresentare una valida alternativa alle mete più famose e di massa, che sono fisiologicamente più esposte ai rischi di assembramenti e alla difficoltà di non mantenere il necessario distanziamento sociale”.
E ancora: “Il Club Nazionale, e i 13 borghi del Friuli Venezia Giulia, sono già passati all’azione, promuovendo il concorso #ConsigliounBorgo su Instagram, per preparare il terreno alla riapertura del turismo interno e interregionale. L’obiettivo è sia tattico – preparare il terreno alla ripartenza – sia strategico, in quanto non si limita alle sole – sia pur rilevantissime – ricadute turistiche: si tratta di innescare un movimento di rigenerazione urbana complessiva, che favorisca la residenza all’interno dei borghi, con servizi e infrastrutture, anche immateriali, all’altezza di questi tempi nuovi. La rete dei nostri borghi regionali, dal canto suo, che lavora insieme fin dal 2009, sta elaborando una serie di iniziative specifiche, per mettere a valore le visite e gli itinerari tra i borghi, che sono felicemente dislocati e distribuiti in tutta la regione e possono rivolgersi sia al turismo infraregionale che a quello interregionale. L’elaborazione di tali progettualità è stata resa possibile anche dal prezioso lavoro del personale dei nostri Iat, che è continuato anche durante il periodo di lockdown, e che ha consentito di tenere aggiornati e implementare i siti, i materiali di promozione, oltre allo sviluppo di una serie di azioni”.

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In copertina, ecco i finestroni di Palazzo Fullini Zaia a Polcenigo.

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