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di Gi Elle

“Molailu, molailu!”. Al grido della folla – “liberatelo, liberatelo!” – questa sera, a Cergneu, ci sarà il tradizionale “Risveglio del Pust” e il Carnevale partirà immediatamente, con un giorno di anticipo, anche se nel resto del Comune di Nimis deve essere ancora festeggiata l’Epifania, cioè domani, quando si accenderanno in varie località anche i fuochi propiziatori.
Da stasera, dunque, a Cergneu sarà Carnevale. Con il “Risveglio del Pust” infatti –  Carnevale, appunto, nell’idioma di matrice slava, parlato ancora nel paese e nelle sue borgate soprattutto dalle persone anziane (ma così si chiama anche nelle Valli del Natisone e in Val Resia) – si chiude appunto anzitempo, rispetto al resto del Friuli, il periodo natalizio e comincia quello dell’allegria che durerà fino a Martedì Grasso, “Carnevalon”, prima del Mercoledì delle Ceneri e dell’inizio delle giornate più sobrie della Quaresima che preparano alla Pasqua.

Il Pust a Cergneu.

La simpatica festa si terrà oggi, vigilia epifanica, al calare della sera. Alle cinque del pomeriggio, infatti, saranno aperti i chioschi ben riforniti da specialità della tradizione e ottimi vini della zona, mentre alle sei e mezza ci sarà la celebrazione della messa con le tradizionali benedizioni dell’acqua e del fuoco. Quindi alle sette partenza dall’area dei chioschi della fiaccolata per giungere al Cantun, l’antro in cui è incatenato il Pust dallo scorso anno. Svegliato dal lungo letargo, in allegro e rumoroso corteo si torna all’area dei festeggiamenti e alle otto di sera il mitico personaggio, riconoscibile dal caratteristico cappellaccio intrecciato con foglie (“scus”) di pannocchie, finalmente liberato dalle catene, accenderà il “palavin”. E’ così infatti che si chiama il falò epifanico a Cergneu, mentre a Nimis si tende a chiamarlo “pagnarili” piuttosto che con il più comune “pignarul”.
L’accensione del grande fuoco – anche questa con un giorno di anticipo rispetto a tutti gli altri del Comune di Nimis, che avverrà proprio domani sera – è accompagnata da canti e balli e da brindisi beneauguranti per l’anno appena cominciato. Ha inizio così il Carnevale, al termine del quale – come dicevamo – il Pust tornerà ad essere rinchiuso nella sua grotta, il Cantun appunto, dove rimarrà incatenato tutto l’anno fino al 5 gennaio 2021.

Domani, dunque, solennità dell’Epifania conclusione delle manifestazioni natalizie proposte dal Comune di Nimis che hanno visto succedersi diverse iniziative molto apprezzate, come i vari concerti. Il tutto sarà coronato dall’accensione dei numerosi falò previsti, come è tradizione, in tutto il territorio. Tra i quali quest’anno si segnala quello di Torlano, annunciato nella zona della sagra pasquale, all’inizio del paese per chi sale da Nimis. L’accensione del pignarul è prevista alle 18 (ma grosso modo questo è l’orario di tutti gli altri)e al termine ci sarà l’estrazione della lotteria. E’ annunciata una serie di gustosissimi piatti!

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In copertina, ecco il bel presepe allestito nell’antica Pieve di Nimis.

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