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«Avevo 13 anni quando usciva il film “Wind” di Carroll Ballard, e gareggiavo a bordo degli Optimist in giro per l’Italia – racconta Antonia Klugmann, Stella Michelin, del ristorante l’Argine di Vencò, a Dolegna del Collio -. Forse allora non ero abbastanza competitiva, ma mi piaceva il mare: e in quel film mi piaceva vedere uomini e donne insieme, a bordo. Equipaggi determinati, riuniti nella passione che poteva spingerli a inseguire l’eccellenza, ad essere un corpo unico verso l’obiettivo. Ossessionati dai dettagli che possono fare la differenza, ma umili di fronte alla natura, al mare, ai loro avversari. Anni dopo, rivedendo il film, mi sono ritrovata in queste immagini: finalmente competitiva. Anch’io alla ricerca di quei traguardi, ma in cucina… ».
Proprio Antonia Klugmann, raccontandosi come appassionata velista, sarà protagonista, oggi primo maggio, del cartellone digitale #iorestoacasaenavigo promosso dal Porto di Trieste: il percorso sui consigli cinematografici d’autore, curato da Trieste Film Festival – Alpe Adria Cinema, è in programma alle 18 sul sito e sui canali social del Porto di Trieste (info https://www.porto.trieste.it/). “Wind” (Più forte del vento) è appunto il film consigliato dalla chef stellata: ripercorre l’inattesa sconfitta del tattico Will Parker alla America’s Cup del 1983, dopo 130 anni di vittorie Yankee. E il tentativo di riprendere all’Australia il primato nella storica competizione velistica internazionale. Prima donna giudice del format italiano di Masterchef, vincitrice del Bologna Award 2018 – City of Food Master, Antonia Klugmann proprio in questi giorni ha lanciato il suo progetto di food delivery legato alle settimane di distanziamento per Covid-19: attraverso la sua cucina offre quotidianamente una eccellente testimonianza dei valori della sostenibilità agroalimentare. Triestina di nascita, ha seguito i corsi di cucina generale e pasticceria della scuola Altopalato ed è stata impegnata per alcuni anni nella cucina dell’Harry’s Grill di Trieste e successivamente in vari ristoranti italiani. Nel 2014, assieme al sommelier Romano De Feo, ha fondato il ristorante l’Argine, appunto a Vencò, provincia di Gorizia, al confine tra Italia e Slovenia, in un habitat rigenerante in aperta campagna.

Il cartellone di #iorestoacasaenavigonelmare proseguirà domani con il progetto a cura di Fondazione Pordenonelegge, dedicato al libro di Chiara Carminati “Il mare in una rima” (Giunti 2018), con deliziose illustrazioni animate di Pia Valentinis. Alle 11.30 le poesie diventeranno una fiaba animata, un filo rosso navigante per viaggiare con la fantasia, conoscere meglio e rispettare il mare e l’ambiente. Si potrà prendere il largo tra le rime e scoprire conchiglie preziose, nuotando alla ricerca dell’origine del mare, fra animali bizzarri, bambini pesce e buffi marinai. Domenica in lockdown per i più piccoli: il 3 maggio, alle 11.30, ecco invece il tutorial della paper engineer Annalisa Metus, nelle sue mani creative, semplici pezzi di carta si trasformano in storie suggestive per i più piccoli.

Lunedì, poi, sarà la giornata della musica: dalle 18, ecco gli appuntamenti in viaggio per i porti italiani, a cura del Festival Wunderkammer. Un itinerario sonoro che ci porterà il 4 maggio a Napoli, l’11 a venezia e il 18 a Trieste, raccontati da artisti del luogo con una canzone tradizionale o una filastrocca nella lingua natia. Perché è musica anche il “suono” delle lingue e delle parlate italiane. Nunzio Ruggiero riprenderà a O’ Guarracino, antica e popolare ballata su di una battaglia fra pesci nel porto di Napoli; il veneziano Bepi Santuzzo canterà su una melodia popolare di un viaggio fra le isole della Laguna; e Max Jurcev con Vojo Partir, sarà interprete della sveviana attitudine del triestino di andar via dalla sua città e al contempo dell’ineluttabile decisione di restare. Info programma e calendario: www.porto.trieste.it

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E per Playing oggi c’è
il Quartetto Savinio

Seconda tappa per Playing alle 18 – Chamber on web, la Stagione Cameristica digitale programmata sul canale facebook di Chamber Music Trieste, due volte alla settimana appunto dalle sei del pomeriggio. Oggi, primo maggio, i riflettori si sposteranno sul Quartetto d’Archi Savinio, che era atteso a Trieste nella serata del 20 aprile. Formatosi alla Scuola di Fiesole e sin dal debutto emerso per le eccellenti capacità tecniche-quartettistiche ed interpretative, si esibirà su musiche di Robert Schumann. Dettagli e aggiornamenti sul sito www.acmtrioditrieste.it. Alberto Maria Ruta e Rossella Bertucci violini, Francesco Solombrino viola, Lorenzo Ceriani violoncello sono riuniti in un progetto musicale comune dal febbraio del 2000. Si sono subito distinti per le eccellenti capacità tecniche-quartettistiche e interpretative, ponendosi all’attenzione di critica e pubblico e affermandosi in prestigiosi eventi e concorsi nazionali e internazionali. Dal 2013 il Quartetto Savinio tiene Masterclass di Musica da Camera presso l’Accademia Europea di Musica e Arti dello Spettacolo (AEMAS) di Napoli. Il nome e il Quartetto si ispirano ad Alberto Savinio (1891-1952) – pseudonimo di Andrea De Chirico, fratello di Giorgio De Chirico – noto scrittore, pittore, musicista e uomo di teatro. Tra gli artisti italiani del ventesimo secolo, mosso da una insaziabile curiosità intellettuale, Savinio è una delle personalità più autentiche e complete. Il Quartetto Savinio ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, fra i quali il Premio Carloni “Miglior giovane Interprete italiano” (Aquila, 2011), Premio D. Shostakovich “International Competition Moscow” (Mosca, 2004), Premio V. E. Rimbotti (Firenze, 2003), Premio “Concorso Internazionale di Musica da Camera” (Caltanissetta, 2001).

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In copertina, Antonia Klugmann, appassionata velista e chef stellata.

 

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