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di Silvio Bini

Nell’ambito delle iniziative per i settant’anni dalle Lotte del Cormôr (www.lottedelcormor.eu), il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Udine e l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione hanno organizzato il convegno di studi “Le Lotte del Cormôr. Un garbato sciopero alla rovescia”.
L’evento sarà trasmesso in live streaming su Facebook oggi, a partire dalle 17.30, coordinato da Andrea Zannini, professore ordinario di Storia moderna, è direttore del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’ateneo friulano. Interverranno Caterina Vignaduzzo , “Le Lotte del Cormôr settant’anni dopo: tutte le iniziative e un sito web”; Paolo Gaspari, “Storia orale e sociologia delle lotte del Cormôr”; GianLuigi Bettoli, “Keynes in Italy: il Piano del Lavoro della CGIL e gli scioperi a rovescio in Friuli e Veneto orientale”; Giuseppe Mariuz, “Profili biografici di alcuni protagonisti delle lotte del Cormôr”;
Marco Stolfo, “Cormôr d’Europa”; Monica Emmanuelli, “Le Lotte del Cormôr nell’archivio di Mario Lizzero”.
Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università di Udine e dall’ Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, insieme con Artetica e Anpi Premoli, in collaborazione con i Comuni di Muzzana del Turgnano, Carlino (Biblioteca), Palazzolo dello Stella, Precenicco, Ronchis, Castions di Strada, San Giorgio di Nogaro (Villa Dora), Torviscosa, Cervignano del Friuli e con il supporto di Anpi Udine, Auser Provinciale Udine, Auser Stella, Auser Volontariato Turgnano, Cgil Udine, UniUd par Furlan, Teatro della Sete, PrimaCassa Credito Cooperativo Fvg, Klaris – Associazione di promozione sociale e culturale e Radio Onde Furlane.
Ma cosa s’intende per Lotte del Cormôr? Rievocano, attingendo al nome del fiume che attraversa l’area interessata, la grande mobilitazione che nel maggio 1950 e nei mesi successivi – quindi esattamente settant’anni fa – coinvolse disoccupati, braccianti e contadini della Bassa Friulana. Queste agitazioni sono considerate una sorta di sciopero a rovescio, in cui i partecipanti erano prestatori d’opera volontari che davano vita a una singolare protesta contro la mancanza di lavoro, con tutte le conseguenze economiche e sociali che questo comportava.

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In copertina e qui sopra due immagini delle Lotte del Cormôr di 70 anni fa nella Bassa friulana. (Da Wikipedia)

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