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di Ida Donati

LIGNANO – Le zone umide racchiudono attrattive e paesaggi di rara bellezza, e contengono ricchezze paesaggistiche e biologiche custodite in ambiti riservati e non facili da raggiungere. Anche perché isolati tra isole e barene, in siti che pochi appassionati e ricercatori delle biodiversità conoscono e sanno individuare. Luoghi e peculiarità che gli abitanti dell’area e quanti lavorano e operano in questi ambiti sanno individuare e raccontare, con la passione e l’amore di chi descrive la propria terra e le proprie radici. Uno di questi scrigni si trova nella Riviera Friulana, ed è la Laguna di Marano e di Grado. Che pescatori e residenti delle località distribuite sull’arco costiero frequentano da sempre, per lavoro, per diporto, per alimentare quel desiderio di ricerca e conoscenza che realtà come queste sanno stimolare. Alcuni di essi hanno scelto di valorizzare questa opportunità per renderne partecipi i turisti, gli ospiti delle terre rivierasche, i curiosi del territorio e delle sue specificità. Assicurando all’offerta del territorio un valore aggiunto, e mettendo a disposizione il bagaglio di conoscenza della propria identità.
Pochi sanno che verso le foci del fiume Stella, che si riversa nella Laguna di Marano, c’è un villaggio di casoni. Distribuiti sulle anse del fiume e nei quali da tempi lontani vivevano i pescatori, per trascorrervi intere stagioni di lavoro. Vicini, ma paradossalmente lontani e isolati dalle loro case e famiglie che li attendevano a Marano lagunare, la città friulana della pesca, di parlata veneta. Che si trova a poche chilometri di distanza. Casoni, che si ritrovano anche su uno dei rami fluviali rivolti verso la stessa Marano.

In questo suggestivo villaggio, Adriano Zentilin ha realizzato un museo della Laguna, ricco di ricordi e riferimenti alla storia dell’area. Nel quale conduce i turisti per trasferire loro la passione per le bellezze del posto, il fascino della memoria di una comunità cresciuta tra isole e canneti. Villaggio, che è uno dei numerosi elementi attrattivi dei quali Zentilin rende partecipi gli ospiti della sua motonave, la Nuova Saturno, proseguendo l’attività iniziata dallo zio capitan Geremia Regeni cinquant’anni fa. Da allora, sono decine e decine di migliaia i turisti di tante nazioni, che hanno potuto conoscere queste bellezze. E che tuttora Adriano, assieme al figlio Martino, non cessa di condividere con chi ama la natura e intende arricchire le proprie vacanze con una visita al territorio e all’ambiente lagunare. Un’attività, alla quale, assieme alle visite guidate degli ospiti occasionali, si compone anche delle escursioni per le gite scolastiche, dei gruppi di amici, di partecipanti a cerimonie e ricorrenze che scelgono questo scenario incantato per condividerlo con gli amici e i loro cari.

Il lockdown da Coronavirus ha bloccato anche questo. Perché anche d’inverno, l’attività di Zentilin, uno dei promotori della valorizzazione della Riviera Friulana, si sarebbe svolta regolarmente con la motonave attrezzata per le escursioni anche nella stagione fredda e nel casone riscaldato. Ma quest’anno, a causa della pandemia è saltata qualche decina di queste escursioni, che erano rappresentate prevalentemente da gite scolastiche. Mettendo in difficoltà la sostenibilità economica di questa attività. Anche considerando che, di recente, Zentilin aveva sostituito la sua “vecchia” motonave con una più recente, dotata degli accorgimenti per navigare al meglio in acque basse come quelle lagunari, e allestita per offrire il massimo comfort ai passeggeri. Inoltre, due inverni fa il casone sul fiume Stella era andato a fuoco, privando della loro meta le sue escursioni che partono dalla Darsena di Lignano Sabbiadoro o da Marano Lagunare.

“Agli inizi di febbraio, quando solitamente riprendiamo l’attività dopo la pausa invernale di due mesi, che ci serve anche per il rimessaggio delle imbarcazioni, avevamo ospitato soltanto due gite scolastiche. Poi, il blocco totale della navigazione e delle attività”, racconta Zentilin, che aveva raccolto già numerose prenotazioni fino al mese di giugno. Poi tutto è saltato. E ora una lenta ripresa alla quale mancano all’appello, però, gli stranieri. Infatti, molti di essi, e anche di coloro che avevano già prenotato per i mesi estivi hanno preferito, nell’incertezza che caratterizza il prossimo futuro, rinviare le loro escursioni al 2021. “Noi siamo disponibili e motivati – commenta Adriano –, ma le nuove prescrizioni per gli spostamenti collettivi ci hanno privato delle comitive per parecchio tempo. Anche perché la prenotazione dei gruppi numerosi ci consentiva di aggregare altri passeggeri, che ci raggiungevano grazie agli albergatori di Lignano e Grado“.

Un altro segmento di utenti del servizio dedicato della motonave Saturno è rappresentato dagli escursionisti del territorio, come i camperisti, i cicloturisti e i motociclisti. Che raggiungono le terre rivierasche, e con la motonave si spingono fin nel cuore della laguna e delle zone umide. “Le indicazioni – lamenta Zentilin – dello Stato e delle autorità marittime sono arrivate troppo tardi rispetto all’attività primaverile. E pensare che in Italia gli operatori che svolgono un lavoro come il nostro, rappresentati dall’Aiatp, l’Associazione italiana armatori trasporto persone, sono oltre 9 mila. In tutto dodicimila con gli operatori presenti a terra. È come se non esistesse questa rete di aziende che opera con la navigazione locale, sotto costa, in laguna, nei fiumi, attorno alle isole… è stata totalmente abbandonata dalle indicazioni nazionali su come riorganizzare il settore. Fortuna che dal 13 giugno è potuto ripartire il servizio di collegamento lagunare tra Lignano e Marano. Che Zentilin cura con un’altra motonave, la Rosa dei venti. E che si svolgerà fino a metà settembre. Ne fruiscono molti escursionisti della Riviera Friulana, che arrivano al pontile di partenza anche in bicicletta, e la caricano a bordo per proseguire su altri percorsi e piste ciclabili all’arrivo. Sono numerosi anche i passeggeri che si recano al lavoro a Lignano o a Marano e scelgono la motonave quale mezzo di trasporto. Lasciando l’auto nei pressi del porto.

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In copertina la motonave Saturno e all’interno due immagini della Laguna di Marano e Grado con i caratteristici casoni dei pescatori.

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