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di Gi Elle

Udine è chiamata, a pieno titolo, anche “città del Tiepolo”. Infatti, il pittore veneziano, del quale ricorrono i 250 anni della morte, ha lasciato nel capoluogo friulano un’opera grandiosa che si può ammirare in tre sedi diverse: innanzitutto il Palazzo patriarcale (o Arcivescovado), il Duomo e il vicino Oratorio della Purità. E oggi, 24 luglio, alle 20.45, proprio in Cattedrale, ci sarà una conferenza dal titolo “Tiepolo violato. Tra manomissione e distruzione”: parlerà la professoressa Linda Borean, dell’Università di Udine. Alle 22.30 seguiranno visite guidate alle sue opere. L’iniziativa rientra nel ciclo di Incontri di musica, arte e storia, organizzati da luglio a settembre, dalla Parrocchia di Santa Maria Annunziata nella Chiesa metropolitana di Udine. Per ulteriori informazioni o prenotazioni scrivere a: museo@cattedraleudine.it
Ricordiamo che Giambattista Tiepolo nacque a Venezia nel 1696. E’ uno dei maggiori pittori del Settecento, secolo che nella città lagunare ha disseminato tanti capolavori, tra i quali figurano proprio quelli di questo artista, il quale in Friuli ha lasciato una grande impronta, così come in altre città italiane e pure all’estero. Basti citare, al riguardo, la meravigliosa opera realizzata, assieme ai figli Giandomenico e Lorenzo, nella Residenza del principe vescovo di Würzburg, in Baviera. Il pittore morì nel 1770, appunto due secoli e mezzo fa, a Madrid dove da quasi una decina d’anni era stato chiamato da Carlo III di Spagna per abbellire il nuovo Palazzo reale.

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In copertina, uno scorcio della galleria di Giambattista Tiepolo nel Palazzo patriarcale di Udine; qui sopra, un celebre ritratto dell’artista.

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