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Si era interrotta il 4 marzo scorso, con l’emozionante recital del violoncellista Luigi Piovano, la Stagione cameristica di Chamber Music Trieste, “Playing 2020”: dopo i lunghi mesi di lockdown, e le prime settimane di riapertura, un primo coraggioso passo verso la ripresa artistica “on stage” arriva con il minifestival “Playing Beethoven. E non solo!. Giugno di nota”, che dal 18 al 25 di questo mese, al Teatro Miela, riporterà finalmente la musica sul palcoscenico, in presenza del pubblico e con il pieno rispetto delle norme previste, protagonisti tre Ensemble di caratura internazionale che erano già parte del cartellone originale messo a punto da Chamber per questo complicato 2020. «Siamo felici, e orgogliosi, di poter ripartire in presenza fra i primissimi, dopo aver comunque proposto le scorse settimane un cartellone cameristico digitale per il nostro pubblico e tutti gli internauti – spiega il direttore artistico Chamber Music, Fedra Florit –. Ma la musica e lo spettacolo trovano la loro dimensione naturale in scena, ed è là che torneremo, al Teatro Miela, dal 18 al 25 giugno per i soci e abbonati Chamber, con il valore aggiunto della camera acustica predisposta prima del lockdown insieme a SuonoVivo, per ricreare in modo professionale l’atmosfera della Hausmusik nei teatri di Trieste. Naturalmente tutto avverrà in piena ottemperanza a quanto previsto per il ritorno alla musica “live”: termoscanner all’ingresso del teatro, gel disinfettante e mascherine da utilizzare durante il concerto. Chi non l’avesse con sè può trovare la mascherina a teatro, e prendere posto secondo le misure di distanziamento».
Su piano strettamente musicale, la proposta di “Playing Beethoven. E non solo! Giugno di nota” ruota intorno a tre grandi Ensemble cameristici, con personalità solistiche di altro livello internazionale, impegnati in tre set unici da 50 minuti senza intervallo, proprio per meglio garantire la sicurezza in sala, tutti con doppio concerto alle 18 e alle 20.30. «Aspetto rilevante – aggiunge Fedra Florit – è il filo rosso beethoveniano dei primi due concerti: a seguito della pandemia Covid-19 il nostro sarà in assoluto uno dei primissimi omaggi in occasione del 250° anniversario dalla nascita di Ludwig van Beethoven, che si festeggerà poi il 17 dicembre. Con i primi due concerti proporremo infatti l’esecuzione integrale delle sue Sonate: un’occasione per ritrovare a Trieste questo repertorio, attraverso prestigiose reinterpretazioni».
Martina Filjak
Giovedì 18 giugno si parte, dunque, al Teatro Miela, in collaborazione con Mediolanum: di scena il Duo Leskovar – Filjak, impegnato nell’esecuzione delle Sonate op.5 n.2 e op.69 di Beethoven. Il concerto sarà dedicato a Guido Perelli Rocco, storico socio Chamber Music scomparso all’inizio del 2020. Raffinata violoncellista, Monika Leskovar è vincitrice di molti premi internazionali come l’International Tchaikovsky for Young Musicians. Classe 1981, di origine croata ma nativa di Kreutztal, in Germania, Monika Leskovar è interprete brillante e solista al fianco di orchestre internazionali. Ha collaborato con artisti come Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Boris Berezovsky, Tabea Zimmermann, Sofia Gubaidulina, Mario Brunello, Nikolai Zneider, Jeanine Jansen e molti altri. Dal 2005 collabora con il violoncellista e compositore Giovanni Sollima, con il quale ha registrato l’album “We Were Trees”, pubblicato da Sony/BMG. Non meno quotata la pianista Martina Filjak, fra i più entusiasmanti giovani artisti emersi negli ultimi anni, nota per la personalità carismatica e la magnetica presenza scenica. Primo Premio e Medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Cleveland nel 2009, Martina Filjak ha vinto il Primo Premio ai Concorsi “Maria Canals” di Barcellona e “Viotti” di Vercelli.
Ella van Poucke
Lunedì 22 giugno si prosegue con una primadonna del violoncello, Ella van Poucke: vincitrice del prestigioso Premio Chigiana 2017 e poi premiata con il Grachtenfestival Prize, l’artista sarà affiancata dal fratello Nicolas van Poucke, pianista, in un programma interamente dedicato a Ludwig van Beethoven con le Sonate op.5 n.1 e op.102 n.1 e n.2 di Beethoven. Nell’anno beethoveniano, il Duo ha dedicato al genio tedesco buona parte delle sue tournée. Ella van Poucke come solista ha suonato con grandi orchestre dalla Netherlands Philharmonic alla Brussels Philharmonic, dalla Varsavia Chamber Orchestra alla Junge Sinfonie Berlin ed ha collaborato con artisti quali Michael Sanderling e Christoph Eschenbach. Dall’autunno del 2016 è artista “in residence” alla Queen Elisabeth Music Chapel di Bruxelles, suona un violoncello Rombouts. Nicolas van Poucke è uno dei pianisti olandesi più promettenti. Ha vinto il Primo Premio e il Premio del pubblico sia al Concorso pianistico Internazionale Steinway (2006) e alla Princes Christina Competition (2006). Come solista si è esibito in Europa e Stati Uniti; come musicista da camera con illustri artisti come Christiaan Bor, Colin Carr, Godfried Hoogeveen, Jean-Claude van den Eynden e gruppi come il Quartetto Rubens. Insieme a sua sorella ha fondato l’Amsterdam Chamber Music Festival.
Il Trio Sossai – Dalsass – Bolla.
Giovedì 25 giugno, gran finale con il Trio Sossai – Dalsass – Bolla, in un programma dedicato a Francis Poulenc, con la Sonata per violino e pianoforte, e a Claude Debussy, con la Sonata per violoncello e pianoforte Trio in sol maggiore. Il Trio è composto da tre grandi musicisti: il violinista Dino Sossai, il violoncellista Marco Dalsass e il pianista Michele Bolla, riuniti in una formazione capace di rileggere suggestivamente i grandi compositori classici. Dino Sossai, violinista del Quartetto “Quadro Veneto”, ha collaborato in qualità di prima parte o solista con importanti compagini orchestrali italiane ed estere, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro La Fenice di Venezia, al Teatro Lirico di Cagliari, al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, all’Orchestra della Fondazione “Arturo Toscanini” di Parma, alla Mahler Chamber Orchestra, all’Orchestra di Stato di Sumen (Bulgaria). Marco Dalsass ha partecipato a prestigiosi festival quali Toulone, Scheveningen, Festival Pucciniano di Torre del Lago e altri. La collaborazione con prestigiose formazioni cameristiche lo ha portato ad esibirsi anche al Festival di Salisburgo, Salle Pleyel di Parigi, Avery Fisher Hall (Lincoln Center) di New York, Ravinia Festival di Chicago, Tanglewood – Boston, Teatro Teresa Carreno di Caracas, Scala di Milano. Dal 1991 suona con il Trio d’Archi di Venezia. Michele Bolla con il Quartetto “Quadro Veneto” ha vinto importanti premi in concorsi internazionali di musica da camera (Osaka Chamber Music Competition, Premio Trio di Trieste, Concorso Internazionale Città di Pinerolo) e si è esibito in Italia e all’estero. Ha collaborato con solisti e cantanti di fama internazionale, prime parti soliste dei maggiori Teatri italiani e importanti direttori d’orchestra.
“Playing Beethoven. E non solo! Giugno di nota”, Stagione estiva 2020 dell’Associazione Chamber Music, è sostenuta dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e da Mibact, Comune di Trieste, Iniziativa Centro – Europea, Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova e Zoogami. Dettagli e aggiornamenti sul sito www.acmtrioditrieste.it
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In copertina, Monika Leskovar aprirà il minifestival al Teatro Miela.
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