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di Gi Elle
Soltanto il rullo dei tamburi di guerra, oggi a Cividale, per rendere omaggio a San Donato. Il loro suono, ritmato e caratteristico, avrà per cornice piazza Paolo Diacono, “salotto” buono della città longobarda e uno dei punti più prestigiosi, assieme a piazza Duomo, del centro storico. Coronavirus, infatti, ha spento la tradizionale manifestazione in costume che da una ventina d’anni era stata reintrodotta, giustamente e con successo, proprio in occasione della festa patronale che ricorre il 21 agosto. Ma non per questo il martire sarà dimenticato. Anzi, a ricordarlo è innanzitutto una sua gigantesca raffigurazione sulla facciata della Basilica di Santa Maria Assunta, dove domenica mattina sarà esposto il prezioso busto reliquiario, mentre sulle colonne del massimo tempio cittadino ci saranno gli stendardi dei Borghi che partecipano al Palio e che dovranno aspettare un altro anno per poter rinnovare l’appassionante tenzone. Al termine della Messa solenne, celebrata dall’arciprete monsignor Livio Carlino, ci sarà la tradizionale benedizione alla città, nella quale oggi tutti gli uffici pubblici rimangono chiusi (aperti soltanto musei e Informacittà a beneficio dei turisti). Nella ex Chiesa di San Francesco l’associazione Templari Cattolici garantirà la possibilità di visitare l’interessante esposizione delle reliquie delle Benedettine, stamane fino all’una, poi nel pomeriggio dalle tre alle sei.
Il busto del martire.
Una ricorrenza, insomma, sottotono per San Donato che sarà appunto ricordato soltanto dal punto di vista religioso, mentre per il famoso Palio bisognerà aspettare il 2021, anno che sarà aperto, però, dalla tradizionale e partecipatissima rievocazione epifanica dell’ingresso a Cividale del Patriarca Marquardo von Randeck. C’è da sperare infatti che, almeno per le prossime festività natalizie, l’emergenza sanitaria sia stata superata, anche se purtroppo non mancano segnali inquietanti e che ci sollecitano, ancor di più, a mantenere comportamenti responsabili.
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In copertina e qui sopra San Donato raffigurato sulla facciata del Duomo.