Views: 0
Ventidue novembre, festa di Santa Cecilia, patrona della musica. E oggi, proprio in perfetta coincidenza con questa storica ricorrenza, sarà diffuso in televisione il concerto inaugurale del Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, città che ieri sera ha celebrato solennemente la martire, protettrice dei musicisti, nella Chiesa della Beata Vergine del Rosario.
Musica che r-esiste e si diffonde festosamente da un capo all’altro del mondo: note di gioia, malgrado tutto, perché a forgiarle sono artisti giovani e giovanissimi, studenti che si affacciano al brivido del palcoscenico e in un momento delicato per il mondo intero lanciano, attraverso la musica, un messaggio di speranza per guardare oltre il nostro fragile presente. Sono questi i presupposti dell’evento di apertura dell’Anno Accademico 2020 – 2021 del “Tartini”: non il tradizionale concerto aperto alla città, di scena come sempre in un grande teatro con libera partecipazione del pubblico, ma un concerto che in ogni caso si è voluto offrire alla libera fruizione di tutti gli appassionati della buona musica. Per gustarlo basterà sintonizzarsi stasera, domenica, alle 21 sulle frequenze di Telequattro (in replica martedì 24 novembre, sempre dalle 21). Il concerto proporrà un mix di esecuzioni realizzate parte a Trieste, nella Sala “Tartini” del Conservatorio, e parte in sedi idealmente collegate al Conservatorio: con l’Università di Toronto esiste infatti un intenso scambio, incentivato nell’ambito delle politiche di internazionalizzazione del Tartini stesso. E analogamente sono in corso intensi scambi con Kiev e la sua Accademia Tchaikovsky: una collaborazione destinata ad intensificarsi con nuovi progetti ai nastri di partenza, non appena la crisi pandemica lascerà al posto ad una normalizzazione dei flussi da un capo all’altro del mondo.
Il saluto di Turrin e Capaldo.
Ma il concerto inaugurale dell’Anno accademico del Conservatorio “Tartini” è anche un’occasione preziosa per tastare il “polso“ dell’attività formativa: saranno il presidente Lorenzo Capaldo e il direttore Roberto Turrin a tracciare, nel corso dell’evento, una piccola istantanea del Conservatorio in questo 2020 così “speciale“. Sono aumentati del 25 per cento circa gli iscritti al Conservatorio, che toccano quota oltre 620 studenti per i corsi di Alta formazione musicale, e arrivano ad oltre 800 studenti includendo i corsi preaccademici, i laboratori strumentali di base e le libere frequenze. Sono 31 gli studenti premiati per aver conseguito il diploma accademico con votazione minima di 110/110, ognuno riceverà una borsa di 500 euro, e inoltre sarà erogata una borsa di studio di altri 500, offerta dalla famiglia Marizza per un pianista meritevole. Infine, è prevista una borsa di studio a cura della Società dei Concerti di Trieste per il miglior studente del Dipartimento di Nuove tecnologie. Un saluto, nel corso della serata, andrà ai docenti che nelle scorse settimane hanno concluso la loro “mission” al Tartini per limiti di età: premiati i professori Gon, Corona, Sello e Parovel, assieme ai professori Urdido, Bidoli e Crismani.
Hiromi Arai
Bedford Trio
E la parola passerà, naturalmente, alla musica: il programma del Concerto si aprirà nel segno dell’anima “latina” con le “Siete Canciones populares Españolas“ di Manuel De Falla affidate all’interpretazione del baritono Milan Perišić, accompagnato al pianoforte da Hiromi Arai, entrambi della classe di Musica da camera della docente Fedra Florit. Classe 1992, Milan Perišić, nativo di Novi Sad, si è esibito in molti Paesi europei, anche in ruoli operistici da “Gianni Schicchi” a “La Bohème”. Il testimone passerà poi al Bedford Trio di Toronto: Alessia Dismino violino, Andrew Ascenzo violoncello e Jialiang Zhu pianoforte si esibiranno su musiche di Kelly-Marie Murphy’s e Claude Debussy. Dal 2018 è il Trio residente Presso la Faculty of Music dell’Università di Toronto: il repertorio spazia dai classici Trii per pianoforte di Beethoven e Brahms alle opere contemporanee di compositori canadesi e internazionali. Si prosegue con un’esibizione di grande impatto spettacolare: quella dell’Orchestra sinfonica degli studenti della Accademia P.Tchaikovsky di Kiev che proporrà pagine appassionate e coinvolgenti di Tchaikovsky, dalla quarta Sinfonia op 36. Il gran finale del Concerto ci riporterà a Trieste, ancora nella Sala “Tartini” del Conservatorio, dove sarà di scena il Quintetto per archi e pianoforte della classe di Musica da camera del docente Romolo Gessi, composto da Kostandin Taskho pianoforte, Milena Petković e Teodora Kaličanin violino, Marina Vranjes viola, Enea Nushi violoncello. A loro è affidata l’esecuzione del primo movimento dell‘elegante Quintetto in fa minore di Johannes Brahms, ideale congedo dal Concerto inaugurale del “Tartini”, che come detto questa sera verrà trasmesso da Telequattro proprio in coincidenza con la ricorrenza di Santa Cecilia.
Quintetto per archi e pianoforte.
—^—
In copertina, la martire Santa Cecilia in un celebre dipinto di Simon Vouet.