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di Giuseppe Longo

NIMIS – Il Giro d’Italia è già… passato ieri sera a Nimis. Ed è arrivato grazie alla bella, e molto applaudita, rappresentazione teatrale proposta da Dino Persello nelle ex scuole elementari, addobbate “in rosa”, il colore del grande avvenimento sportivo che, in realtà, toccherà il paese martedì 20 ottobre nel corso della tappa Udine-San Daniele. Ma il bravo attore friulano, da vero appassionato della Corsa – alla quale l’aveva avvicinato già a nove anni il padre Pompeo -, ha saputo creare uno speciale clima di attesa attraverso il suo “Ciclismo è poesia”, che si è aggiunto alle iniziative che l’amministrazione comunale intende offrire nel corso della settimana, come annunciato dal sindaco Gloria Bressani e dall’assessore alla Cultura Serena Vizzutti.

Persello col sindaco Gloria Bressani e l’assessore Serena Vizzutti.


Persello, attraverso gustosi aneddoti e una galleria di autentici personaggi – tra cui anche Giuseppe Cainero, originario proprio di Nimis, ma piemontese d’adozione -, ha infatti condotto per mano il pubblico, che l’ha ascoltato con grande interesse e partecipazione, nell’abbondante secolo di storia del Giro, da quel 1909, quando fu istituito, ai momenti più significativi che hanno contraddistinto la competizione “combattuta” in tappe interminabili e su strade polverose e piene di buche, ma anche fangose quando pioveva o addirittura nevicava, quando neppure si sapeva cosa fosse l’asfalto, ai grandi campioni passati alla storia, come gli insuperabili Gino Bartali e Fausto Coppi. E proprio di quest’ultimo il concittadino Cainero era gregario. L’attore ha infatti ricordato che fu lo stesso Campionissimo a volerlo a tutti i costi tra le file della Carpano, nel 1956, in particolare per le sue doti di passista-scalatore. In quella stessa stagione, Cainero venne selezionato anche per partecipare al Giro d’Italia che concluse superando l’epica tappa con arrivo sul Monte Bondone, sopra Trento, in condizioni di tempo proibitive. Ma l’orizzonte di Persello si è allargato su altri personaggi e avvenimenti legati ai tanti passaggi del Giro in Friuli Venezia Giulia, grazie all’abilità organizzativa di Enzo Cainero, il quale però, come ha confidato allo stesso attore, stenta a trovare qualcuno cui passare il testimone quando il peso degli anni aumenterà. Il “capitano” ha infatti portato, negli ultimi sedici anni, ben 13 volte il grande evento sportivo nella nostra regione, per cui merita “un riconoscimento infinito”. Ma non solo per queste importanti opportunità, che hanno un grosso significato di immagine, turistico ed economico, ma anche per aver dato vita alla famosa “transenna umana”, “unica al mondo: volontari, alpini e Protezione civile per mano a protezione degli affascinanti arrivi sulle nostre montagne”. Come l’ineguagliabile, mitico Zoncolan.
Insomma, una bella e gustosa serata che ha proposto un lavoro teatrale originale, offrendo con garbo, ironia e spunti anche spiritosi e divertenti, ricordi ed emozioni, misti a costume popolare e passioni, intrecciati con uno sport, il ciclismo appunto, che Dino Persello ha definito “di enorme e storica valenza socio-culturale”. Una rappresentazione che l’attore ha condotto attraverso un monologo – dinanzi alla bici che l’artista Fabio Comelli, di Torlano, ha voluto dedicare proprio a questa edizione del Giro d’Italia in arrivo anche a Nimis – che non ha mai fornito il pretesto per una caduta d’interesse, ma che anzi ha più volte interagito con il pubblico, come quando, per esempio, Ermanna Comelli ha raccontato un curioso aneddoto legato proprio a Pino Cainero, col quale aveva vincoli di parentela. E ora il viaggio di Dino Persello prosegue in altri paesi, a partire già da oggi a Tramonti di Sotto, per continuare nella settimana entrante a Buja, Basiliano, Pradielis, Tramonti di Sopra, oltre che ovviamente San Daniele e Udine, alla vigilia della grande tappa per la quale in Friuli cresce la “febbre” al pari di quella che la precederà il 18 ottobre, quando la Carovana rosa partirà dall’Aerobase di Rivolto, salutata dalle Frecce Tricolori, e raggiungerà Piancavallo, sulle montagne pordenonesi.

La bicicletta di Fabio Comelli.

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In copertina, Dino Persello durante il suo applaudito monologo dedicato al Giro d’Italia in arrivo anche a Nimis.

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