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di Gi Elle
Conto alla rovescia per Pasqua, ma quest’anno, a causa del Coronavirus, la grande festa sarà completamente atipica per il turismo in Friuli Venezia Giulia, sia per le località montane – molto penalizzate dall’assenza degli sport bianchi, viste anche le copiose nevicate di marzo – sia per quelle marittime, con Lignano e Grado in prima fila. E tutte subiranno, già da queste festività primaverili, un grave danno economico che si replicherà inevitabilmente nei successivi “ponti”, civili e religiosi, di fine aprile e di maggio. Ma a preoccupare in modo particolare è la stagione balneare, tanto che sarà convocato a breve un tavolo di confronto con i rappresentanti degli operatori delle località rivierasche del Friuli Venezia Giulia e dei principali poli turistici della regione per recepire le richieste e proposte al fine di cercare di contenere l’inevitabile contrazione di arrivi e presenze durante l’estate, sempre più vicina: tra i temi sul tavolo ci sarà anche l’eventuale rimodulazione della tassa di soggiorno per l’anno in corso.
Lo ha deciso – come informa una nota Arc – l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, nel corso della videoconferenza che ha avuto con il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Luca Fanotto, e con il vicesindaco di Grado, Matteo Polo, per pianificare le misure che potranno permettere ai due principali poli turistici estivi del Friuli Venezia Giulia una ripartenza dopo il periodo di emergenza sanitaria. Gli amministratori locali si sono dichiarati disponibili a una revisione dei criteri della tassa di soggiorno.
Dagli operatori è stata manifestata la necessità di ricevere direttamente comunicazioni particolarmente semplificate sulla concessione dei finanziamenti agevolati e delle garanzie a favore delle imprese danneggiate dalla crisi messi in campo dalla Regione. “Ho già richiesto – ha reso noto l’assessore – all’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa di preparare una comunicazione particolarmente agile che riassumerà tutte le misure previste dalla norma appena approvata. Proporrò a Confcommercio e a tutte le altre associazioni di categoria di far pervenire queste comunicazioni agli indirizzari degli associati, in modo da raggiungere in modo capillare tutti gli operatori”.
Fanotto e Polo hanno anticipato a Bini alcune delle proposte che gli operatori hanno espresso e che saranno oggetto di approfondimento nel tavolo convocato a breve: tra queste, la creazione di buoni-vacanza da offrire agli operatori sanitari che si sono prodigati nell’emergenza e che potranno essere fruiti a Grado e Lignano una volta finita l’emergenza e l’accesso gratuito alla spiaggia Git a Grado. “Si tratta di proposte sagge e che condivido”, ha commentato Bini, invitando gli operatori e gli amministratori a continuare sulla strada della ricerca di fidelizzazione dei turisti e della costruzione di pacchetti che possano rispondere, nel momento in cui le limitazioni verranno ridotte, alle misure di distanziamento sociale che verranno richieste dopo questa fase di isolamento. Su promozione mirata e marketing in tal senso, PromoTurismoFvg è già al lavoro, ha fatto sapere Bini, per modulare le offerte con rapidità quando i decreti nazionali verranno emessi.
L’assessore Bini durante la videoconferenza con Lignano e Grado. (Foto Arc Pozzetto)
Ma dicevamo della tassa di soggiorno. “Viste le istanze del territorio e l’attuale fase emergenziale, è allo studio la presentazione di un eventuale emendamento per rimodulare in modo temporaneo l’imposta di soggiorno per il gettito del 2019 e del 2020 ancora da utilizzare, così da garantire la necessaria elasticità nella gestione delle risorse”, ha detto al riguardo Bini, accogliendo la richiesta espressa in videoconferenza dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza con Giorgio Rossi, assessore comunale alla Cultura, sport, turismo, eventi. Alla riunione hanno partecipato anche il direttore generale di PromoturismoFvg Lucio Gomiero e Guerrino Lanci, presidente di Federalberghi Trieste. L’istanza prevede la rimodulazione delle percentuali di utilizzo delle risorse provenienti dall’imposta di soggiorno per una libera scelta nella destinazione fra investimenti e attività di parte corrente a supporto di eventi, marketing e comunicazione. La modifica alla disciplina normativa consentirebbe, quindi, una maggiore flessibilità nell’uso delle risorse all’interno delle finalità previste nell’utilizzo della tassa soggiorno.
“Vogliamo venire incontro alle sollecitazioni che provengono anche da località quali Grado e Lignano Sabbiadoro e l’obiettivo è di portare l’emendamento all’attenzione del Consiglio regionale già nella prossima seduta per consentire, in questo modo, la flessibilità richiesta nell’utilizzo delle risorse in un momento di grande difficoltà”, ha indicato l’assessore Bini puntualizzando che la misura sarà comunque temporanea. Ha quindi rimarcato la massima disponibilità della Regione a supporto del comparto economico e turistico “che sono certo – ha detto – saprà rialzarsi come ha saputo fare in tante altre drammatiche circostanze”.
In quest’ottica, secondo Bini, serve la collaborazione di tutti “per essere pronti alla ‘fase due’ una volta che il Governo avrà decretato la riapertura; per questo è necessario che il tavolo dedicato al turismo produca una proposta protocollo da mettere in atto immediatamente una volta ricevuti gli indirizzi da parte del Governo centrale”. Sul punto, Bini ha chiesto di attivare un tavolo operativo “attorno al quale riunire, già la prossima settimana, oltre ai portatori di interesse tradizionali, anche gli operatori più importanti delle comunità”. L’esponente della Giunta Fedriga ha infine auspicato una riapertura graduale osservando tutte le prescrizioni sanitarie per proseguire il contenimento del contagio e ha rimarcato che la Regione ha solo facoltà di adottare, attraverso ordinanze, misure più restrittive, ma non di allentare le disposizioni del Governo nazionale.
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In copertina, ecco i pochi chilometri di mare che dividono Grado da Lignano.