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Debutta il nuovo romanzo di Gian Mario Villalta. Da ieri, è in libreria l’ultima fatica letteraria del direttore artistico di Pordenonelegge: a due anni dall’evocativo “Bestia da latte”, è infatti arrivato “L’apprendista”, edito da Sem.
Piove, fa freddo. E dentro una Chiesa del Nord-Est fa ancora più freddo. È quasi buio, la luce del mattino non riesce a imporsi. Un uomo, Tìlio, sta portando via i moccoli dai candelieri, raschia la cera colata e mette candele nuove, in attesa che arrivi Fredi, il sacrestano. I due cominciano un vertiginoso intreccio di vicende personali, rimpianti e paure, in una lingua che fa parlare la realtà vissuta… sorseggiando un caffè corretto alla vodka, tra una Messa e l’altra. Così inizia il teatro di una coppia di personaggi indimenticabile, che intesse nei pensieri, nei dialoghi e nei racconti un intreccio vertiginoso di vicende personali, desideri, rimpianti e paure che convocano la vita di tutto un paese, in una lingua che fa parlare la realtà vissuta. Ecco la storia narrata nel nuovo e potente romanzo di uno fra i più importanti scrittori della nostra letteratura.
Gian Mario Villalta è nato nel 1959 a Visinale di Pasiano di Pordenone. Si è laureato all’Università di Bologna con una tesi sulla retorica del testo letterario e filosofico. Insegna al Liceo Majorana e, come si è detto, è direttore artistico di Pordenonelegge, il famoso festival settembrino della letteratura che ha proiettato il capoluogo della Destra Tagliamento in una dimensione internazionale.
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In copertina, lo scrittore Gian Mario Villalta, direttore di Pordenonelegge.