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Si naviga ancora nel mare virtuale di #iorestoacasaenavigo, il cartellone di iniziative video ideato dal Porto di Trieste e fruibile sui canali social del Porto, da YouTube a Instagram e Twitter. Il programma a portata di clic ha in serbo per il pomeriggio di oggi, 11 maggio, il nuovo incontro-concerto digitale firmato dalla kermesse di musica antica Festival Wunderkammer. Dalle 18 in linea un itinerario sonoro che racconta in musica un nuovo Porto italiano, sempre con una canzone tradizionale: perché è musica anche il “suono” delle lingue e delle diverse parlate regionali. Dopo esserci affacciati al Porto di Cagliari, aver risalito il Mar Tirreno fino a Genova e aver fatto rotta su Napoli, si fende adesso la penisola per giungere nell’alto Adriatico, al Porto di Venezia, tappa che precede la rotta conclusiva che ci riporterà a Trieste il prossimo 18 maggio. L’appuntamento è affidato al veneziano Bepi Santuzzo che intona una melodia popolare per raccontare di un viaggio fra le isole della Laguna. Musicista, esperto di danze antiche, ballerino e attore, Santuzzo ci fa salire idealmente su una barca a remi, che monta una vela al terzo in caso di vento. Per raccontarci l’itinerario riprende un antico canto dei pescatori, un canto “alla longa”, alla distanza, le cui strofe venivano ribattute da una barca all’altra, spesso con rime improvvisate. La sua canzone richiama il canto tradizionale “E mi me ne so ndao”, con una sua versione rivisitata per voce e mandolino. Si parte da Fusine, con uno “s’ciopon”, la barca che veniva usata dagli antichi cacciatori di barena: dalla Giudecca si va a Malamoco, fino al Lido e all’isola di sant’Andrea per giungere infine a Burano. Info e programma: www.porto.trieste.it
Trieste, domani a Playing
Ella e Nicolas van Poucke
Appuntamento d’eccezione, domani 12 maggio, per la Stagione Cameristica digitale Playing alle 18 – Chamber on web, programmata sul canale facebook di Chamber Music Trieste, a cura del direttore artistico Fedra Florit. Protagonista del penultimo concerto sarà infatti un Duo d’eccezione con la nota violoncellista olandese Ella van Poucke, accompagnata dal fratello Nicolas al pianoforte, su musiche di Ludwig van Beethoven. Vera primadonna del violoncello, Ella van Poucke è stata vincitrice del prestigioso Premio Chigiana 2017 e poi premiata con il Grachtenfestival Prize. In programma, nell’anno beethoveniano, musiche nel segno del genio tedesco al quale il Duo ha dedicato buona parte delle ultime tournée. Lo streaming è accessibile a tutti, info e dettagli sul sito www.acmtrioditrieste.it Ella van Poucke, classe 1994, si affermava con il Primo Premio all’International Isang Yun cello Competition 2015 e il Leopoldinum Award 2015. So è esibita nelle maggiori sale da concerto olandesi e in Europa, USA e Asia. Come solista ha suonato con la Netherlands Philharmonic Orchestra, la HR-Sinfonie Orchester, la Brussels Philharmonic, i Rotterdam Philharmonic Strings, l’Orchestra della Toscana, la Varsavia Chamber Orchestra, la Polish Chamber Orchestra, la Leopoldinum Chamber Orchestra, la Junge Sinfonie Berlin, la Hamburger Camerata, la Tongyeong Festival Orchestra ed ha collaborato con artisti quali Michael Sanderling e Christoph Eschenbach. È membro dell’Amsterdam Chamber Music Society, nonché direttore artistico del Chamber Music Festival Amsterdam, che lei e suo fratello Nicolas (pianoforte) hanno fondato nel 2010. Dall’autunno del 2016 è artista “in residence” alla Queen Elisabeth Music Chapel di Bruxelles, suona un violoncello Rombouts. Nicolas van Poucke è uno dei pianisti olandesi più promettenti. Ha vinto il Primo Premio e il Premio del pubblico sia al Concorso pianistico Internazionale Steinway (2006) e alla Princes Christina Competition (2006). Come solista si è esibito in Europa e Stati Uniti; come musicista da camera con illustri artisti come Christiaan Bor, Colin Carr, Godfried Hoogeveen, Jean-Claude van den Eynden e gruppi come il Quartetto Rubens. Insieme a sua sorella ha fondato l’Amsterdam Chamber Music Festival.
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In copertina, immagine di Venezia vista dall’Isola di San Giorgio.