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di Carlo Morandini

LIGNANO – Prosegue la nostra ricognizione delle realtà rivierasche per esaminare problemi, attese, prospettive e progettualità, a fronte dell’emergenza causata dalla pandemia da Coronavirus. Per cercare di tracciare un percorso attraverso cui accompagnare la Riviera Friulana oltre il “guado” generato dalla crisi sanitaria. Dopo due operatori autorevoli del retroterra del nostro mare Adriatico, oggi, alla vigilia della ripartenza vera e propria che avverrà domani con la riapertura di tutte le attività, sentiamo la voce del cuore economico e attrattivo dell’area rivierasca: Lignano Sabbiadoro. Degli otto milioni di presenze che il Friuli Venezia Giulia ha contato nel 2019, un anno in crescita, la “capitale” Fvg delle vacanze raccoglie la fetta più cospicua di ospiti, non soltanto nella stagione balneare, grazie alla qualificazione delle attività e degli operatori, come pure alla riscoperta delle “antiche” espressioni della città: la disponibilità di impianti, strutture, servizi dedicati allo sport, percorsi ciclabili e vocati al running, l’ospitalità di importanti eventi musicali e artistici. Vediamo con l’assessore comunale al Turismo, Massimo Brini, che abbiamo ascoltato in videoconferenza, come sta la località balneare con le potenzialità già pronte ai blocchi di partenza di una stagione turistica ancora colma di incertezze.

L’assessore Massimo Brini.

– Assessore, com’è la situazione?

“Lignano non sta proprio benissimo, anche se lavoriamo per far partire quanto prima la stagione. Stiamo mettendo a punto un insieme di interventi, cercando di attuarli nel rispetto delle prescrizioni che il sistema sanitario ha suggerito alle autorità: dal distanziamento sociale all’applicazione dei vari dispositivi per la sicurezza personale dei nostri ospiti, degli operatori e degli addetti”.

– A che punto è la preparazione delle strutture?

“Siamo contenti dell’ordinanza del presidente della Regione, Fedriga, che ci ha consentito di partire con i lavori per la preparazione della spiaggia. Dopodiché, non resta che sperare: noi siamo pronti e i nostri operatori scalpitano per rimettersi in moto, non appena le condizioni di sicurezza saranno ottimali. Sono convinto che la spiaggia deve essere la prima a ripartire. Anche se il numero degli ombrelloni sarà fortemente diminuito, si pensa del 50 per cento in conseguenza delle prescrizioni sul distanziamento sociale. La circolare ministeriale parla delle riaperture delle strutture alberghiere, e quelle vengono subito dopo la spiaggia, e quindi sarà la volta degli appartamenti. Ora ripartono anche le cucine, i ristoranti, i bar, quindi tutte le strutture che abbiamo a disposizione nella città. Sempre nel rispetto delle prescrizioni sul distanziamento sociale, dell’uso dei dispositivi come la mascherina di protezione”.

– Che estate si prospetta?

“Sarà davvero particolare, ma anche considerando la grande aspettativa dei nostri affezionati ospiti, fors’anche più divertente: un’occasione nuova per riscoprire la nostra realtà, le sue ricchezze e attrattive, le proposte e carature del retroterra della Riviera Friulana. Per Lignano e i suoi operatori, comunque, a livello economico non sarà certo una bella estate. Il nostro pensiero va anche agli operatori della filiera turistica, che non può trascurare l’agroalimentare e l’enogastronomia, biglietti da visita delle nostre terre rivierasche”.

Lignano che cosa si aspetta dall’estate 2020 e da quelle successive: un turismo locale, regionale, nazionale, estero?

“Siamo soddisfatti che riaprano presto le frontiere, specialmente quella con l’Austria, perché la metà dei nostri turisti, specialmente in primavera, sono austriaci, poco meno dell’altra metà sono italiani, e in parte minore suddivisi tra Germania, Cechia e Slovacchia. Se potessimo conservare quantomeno i turisti italiani e austriaci, per noi sarebbe già un grossissimo risultato”.

– La città è amata anche perché la sua bella stagione è contrassegnata dai grandi eventi, che sono quantomeno rinviati all’autunno…

“Diciamo che ne abbiamo già cancellati parecchi, da ‘Lignano in Fiore’ alla ‘Festa delle cape’, al ‘Lignano Boath show’, assieme a tutta una serie di manifestazioni sportive; abbiamo dovuto spostare anche la ‘Biker Fest’. Detto questo, anche l’inaugurazione della stagione turistica balneare è stata spostata. Sempre, tenendo conto dei distanziamenti sociali che dovremo e vorremo rispettare per la sicurezza di tutti. Così anche la cerimonia di apertura sarà un po’ diversa dal solito”.
(3 – segue)

Terrazza a mare, simbolo di Lignano.

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In copertina, caratteristico angolo della spiaggia di Lignano che si sta attrezzando per l’estate.

 

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