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Da quando è nato, trentaquattro anni fa, non si è mai fermato. Se non ora, per cause di forza maggiore dovute alla ripresa autunnale del Coronavirus. Il Festival internazionale di musica contemporanea “Trieste Prima”, organizzato dall’associazione Chromas e avviato dal compositore Giampaolo Coral, è costretto nonostante tutti gli sforzi, la dedizione e i tentativi, ad interrompere la programmazione di questa edizione, “congelando” tutti gli incontri fino al nuovo anno. Il direttore artistico e docente di fisarmonica al Conservatorio Tartini, Corrado Rojac, non nasconde il dispiacere, ma nemmeno demorde: «È la prima volta che il festival non può essere portato a compimento secondo le tempistiche prefissate, e questo a causa della situazione di incremento della pandemia in atto. Le difficoltà che stanno vivendo tutti i lavoratori del comparto si sono moltiplicate in tutti gli ambiti organizzativi e pertanto si è deciso a malincuore di interrompere momentaneamente “Trieste Prima” per riprenderlo, se la situazione desse cenno di miglioramento, verso la fine di gennaio. La ripresa è prevista il 23 gennaio, alle 18, presso il Conservatorio Tartini di Trieste con il concerto “Grattacieli e praterie” che vedrà protagonista l’Amadeus Adriatic Orchestra».
Il divieto di tenere concerti in presenza, le limitazioni per l’occupazione degli spazi anche per la realizzazione di concerti on-line, musicisti ospiti residenti o attivi all’estero impossibilitati a raggiungere Trieste per i concerti in programma causa lockdown, come in Austria e Slovenia. Questo ed altro hanno portato alla difficile scelta di rimandare la rassegna dedicata alla musica contemporanea e alla ricerca musicale di varia estrazione, quest’anno dedicata a “La musica nel tempo”. Dei sette appuntamenti in cartellone, come d’abitudine con compositori e musicisti di riconosciuto valore e giovani di talento, solo il primo è stato possibile svolgere, con ospite il duo composto dal soprano Joo Cho e dal pianista Marino Nahon, impegnati in composizioni di Salvatore Sciarrino, György Ligeti, Giampaolo Coral, Ludwig van Beethoven a duecentocinquanta anni dalla nascita, Arnold Schönberg e Stefano Gervasoni, tuttora visibile sul canale youtube di Chromas a questo indirizzo: https://youtu.be/wyCz1bBZajg.
«Confidiamo e continuiamo a lavorare – conclude il maestro Rojac – per permettere alla musica nuova, di ricerca e sperimentazione, di potersi esprimere in tutte le sue potenzialità, grazie all’impegno di autori, interpreti, di tutto lo staff che lavora dietro le quinte e certamente del pubblico, per cui confidiamo nella loro comprensione e ringraziamo anzitutto per la numerosa presenza dimostrata attraverso le molte visualizzazioni e gli apprezzamenti relativi al primo concerto che siamo riusciti a realizzare. Confido di poterci rivedere presto assieme».

Tutti gli aggiornamenti sul festival “Trieste prima” e l’attività dell’associazione sono visibili sul sito chromas.it

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In copertina, il direttore artistico e docente di fisarmonica al Conservatorio Tartini, Corrado Rojac.

 

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