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La musica dal vivo torna finalmente al Conservatorio “Tartini” di Trieste, dopo i lunghi mesi di lockdown e il riavvio delle attività, con un concerto tutto “al femminile” curato e promosso dal Cug – Comitato Unico di Garanzia; una produzione che, idealmente, si proietta dall’8 marzo 2020 – quando era stata concepita, in occasione della Giornata mondiale della donna – al suo recupero, programmato per oggi primo ottobre, alle 18.30 nella Sala Tartini (via Ghega 12). “Donne tra musica e parole. Spirito, carne, anima. L’universo femminile dal Mille al… Novecento” titola l’omaggio musicale ad antiche compositrici accostate ad altre del Novecento, anche attraverso la lettura di testi che coprono lo stesso arco di tempo. Un modo per testimoniare il ruolo della donna come ponte di speranza da un secolo ad un altro.

Serena Arnò

Camilla Solìto

Il concerto riunisce forze docenti e studenti di vari settori e Dipartimenti del Conservatorio Tartini: si esibiranno i soprani Serena Arnò, Camilla Solìto, Rosangela Flotta e Mabel Troian clavicembalo e organo, e ancora Anna Julia Dewald e Maria Mauri al flauto dolce, Irene Pauletto all’arpa, Maria Pradel e Martina Spessot voci recitanti. Le musiche sono di Hildegarde von Bingen (Inno Ave generosa), Giovanni Felice Sances (Stabat Mater), Barbara Strozzi (Che si può fare, dalle Arie e Amor Dormiglione), Elisabeth Jacquet de la Guerre (Suite pour le Clavecin), Pearl Chertok (Around the clock suite). I testi sono tratti da Hildegarde von Bingen, Michela Murgia, Orazio Gentileschi e Sergio Atzeni.
Il Cug del Conservatorio questa volta punta dunque l’attenzione sugli splendori della musica antica, dal secolo XI fino al tardo Barocco. Si partirà dalla considerazione di una figura di donna “forte” per eccellenza, Maria, riletta in chiave umana e laica sulla scorta delle lucide analisi della scrittrice Michela Murgia ed esaltata dalla struggente vena delle composizioni di Hildegard Von Bingen, la cui musica sembra promanare dai confini indefiniti della notte dei tempi. Verrà poi affrontato il mondo evoluto e complesso delle donne di Corte nel Rinascimento e il “caso” delle cosiddette Dame di Ferrara è esemplificativo del prestigio e del livello sociale e culturale raggiunto dall'”altra metà del cielo” all’interno delle mura di castelli e palazzi: la creatività musicale espressa da Isabella Leonarda, Barbara Strozzi e altre ancora offre l’occasione per gustare il lato comico e quotidiano della vita di una corte rinascimentale. A testimonianza poi della convinzione che la Donna può essere un ponte di speranza gettato dalle campate di un secolo a un altro, il concerto si concluderà con un brano moderno, di Henriette Renié, che avrà pure il compito di attualizzare il sempreverde messaggio del passato. Il programma prevede un corposo – quasi esclusivo – impiego di forze creatrici ed esecutrici femminili. Prenotazioni allo 0406724911 Info www.conts.it

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Intanto, è già conto alla rovescia, al Conservatorio di Trieste, per l’avvio dell’Anno Accademico 2020/2021, che si svolgerà nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste per l’insegnamento nell’anno pandemico. In attesa dell’inizio ufficiale delle lezioni, previsto per il prossimo 4 novembre, si sono conclusi nei giorni scorsi gli esami di ammissione per l’anno 2020/21 ai Corsi accademici e la buona notizia – spiega il direttore del “Tartini”, Roberto Turrin – è che “a fronte della temuta possibile riduzione di domande di ammissione causa Covid abbiamo invece ricevuto oltre il 20% in più di domande rispetto al 2019/20, anno in cui già si era conseguito un significativo incremento rispetto al precedente Anno accademico”. Si prevedono quindi ai blocchi di partenza oltre 700 studenti iscritti ai diversi corsi dell’offerta formativa del Tartini, dei quali oltre il 70% ai Corsi accademici di I e II livello, con un terzo circa di nuovi studenti di nazionalità straniera». Ben 224 i candidati esaminati nei giorni scorsi, di questi sono stati ammessi 169 studenti, dei quali 58 stranieri, provenienti da Albania, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Cina, Croazia, Grecia, Iran, Macedonia, Montenegro, Russia, Serbia, Slovenia, Stati Uniti, Turchia e Ungheria. La riapertura del Conservatorio Tartini alla didattica in presenza osserverà il rigoroso rispetto del documento di valutazione del rischio Covid-19 formalizzato come protocollo: dispositivi sanitari obbligatori, come le mascherine e i dispenser igienizzanti, una cartellonistica di prevenzione ben visibile con indicazione di percorsi dedicati ad evitare assembramenti, uffici dotati di plexiglass 1mX1m per ciascuna postazione e sempre il plexiglass (2mX2.5m) tutelerà, nel corso delle lezioni e delle prove, gli studenti e docenti delle scuole performanti.
Nel frattempo, a testimonianza della grande attenzione dedicata dal Conservatorio alla formazione e crescita musicale delle nuove generazioni, sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2020/2021 ai laboratori di formazione strumentale di base, riservati ai giovani strumentisti dai 10 ai 14 anni. I Laboratori sono dedicati alla formazione iniziale e prevedono 20 ore annue di formazione strumentale finalizzate all’accesso seguente ai corsi propedeutici. Entro il 20 ottobre ci si potrà iscrivere per i laboratori delle scuole di clarinetto, contrabbasso, corno, fagotto, oboe, organo, pianoforte, saxofono, tromba, trombone, viola, violino, violoncello. Iscrizioni attraverso format online sul sito conts.it da inviare a mezzo email all’indirizzo segreteria.preaccademici@conts.it. Verrà successivamente pubblicato il calendario per una prova di ammissione consistente in un test sullo strumento ed un colloquio motivazionale.

Nuova didattica al “Tartini”.

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In copertina, la sede del Conservatorio “Giuseppe Tartini”.

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