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E ora “Carniarmonie” si avvia verso il gran finale. A chiusura di una speciale 29ª edizione che ha segnato il tutto esaurito a tutti i concerti, distinti dalla qualità degli interpreti, dall’eterogeneità dei programmi musicali, dai luoghi incantati e dalla sicurezza garantita nel rispetto delle norme anti-contagio, il festival della montagna friulana  si prepara, infatti, a salutare l’affezionatissimo pubblico con due appuntamenti ideali per un congedo di classe. Un arrivederci in alto stile con eccellenze friulane a quella che sarà nel 2021 la trentesima edizione.

Il Polifonico di Ruda.

Attesissimo il Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, con la partecipazione del pianista Ferdinando Mussutto e del violoncellista Antonio Merici, protagonisti insieme del concerto di domani, alle 20.45, nella Chiesa di San Canciano Martire di Prato Carnico. La riconosciuta formazione corale friulana, con uno straordinario palmares di vittorie a concorsi internazionali e concerti in tutto il mondo, presenta per “Carniarmonie” un programma avvincente che si distingue per la grande varietà di stili, generi e forme, dal titolo “Contrasti sonori”. Un viaggio musicale che dal camerismo romantico raggiunge la musica da film e la canzone d’autore. Da Schubert a Piovani, attraverso Chesnokov, Fauré, Cohen, Whitacre, Sato, Anzovino e Da Rold.
Domenica 6 settembre, invece, alle 20.45, nella Pieve di Santa Maria Annunziata, a Castoia di Socchieve, la Nuova Orchestra da Camera Ferruccio Busoni, diretta da Massimo Belli, con la partecipazione dei brillanti violinisti Stefano Furini e Giada Visentin, chiuderà l’edizione 2020 di “Carniarmonie” con “Archi in Pieve”. Omaggio al compositore e violinista di Pirano Giuseppe Tartini, nel 250° anniversario della sua scomparsa, assieme a pagine di Schubert, Bomporti, Mendelssohn, Puccini e Bartók. La Nuova orchestra da Camera Ferruccio Busoni, composta da riconosciuti professionisti e giovani di talento avviati a una carriera internazionale, quest’anno festeggia il 55° anniversario di attività artistica e lo fa condividendo questo affascinante e raffinato repertorio di autori di area mitteleuropea.

L’Orchestra Ferruccio Busoni.

Giada Visentin

Ma torniamo al Polifonico di Ruda. La corale ambasciatrice del Friuli nel mondo, magistralmente diretta da Fabiana Noro, inaugura domani a Prato Carnico la rinascita con un atteso concerto dal titolo “Contrasti sonori”, con la partecipazione del pianista Ferdinando Mussutto e del violoncellista Antonio Merici. Programma di grande intensità per una collezione di brani dal tardo Ottocento ai giorni nostri, diversi dei quali appartengono al repertorio che li ha portati a ottenere primi premi in concorsi corali di grande respiro come ai World Choir Games di Graz e Pechino, e poi a Linz, Malaga, Lloret de Mar e molti altri ancora, per una tournée tra concorsi e concerti che li porta ad esibirsi in tutto il mondo. Dal repertorio russo e catalano di Chesnokov e Casals, attraverso Schubert con il “Salmo 23” e l’”Elegia” di Fauré, nel concerto di Prato Carnico si attraverserà il mondo della canzone con “Halleluja” di Leonard Cohen e “Beautiful that way” di Nicola Piovani negli arrangiamenti di Alessandro Cadario, fino alla contemporanea con “Lux aurumque” di Eric Whitacre, “Ubi caritas” di Manolo da Rold, “Suite for Vajont” di Remo Anzovino ed “Expergisci” di Kentaro Sato. Contrasti sonori, come porta il titolo del concerto, per spiritualità che si muovono tra sacro e profano attraverso le voci del Coro Polifonico di Ruda (ancora qui sotto in foto).

Le prenotazioni sono necessarie a tutti i concerti attraverso il sito www.carniarmonie.it.
Per ulteriori informazioni: www.carniarmonie.it, info@carniarmonie.it

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In copertina, Fabiana Noro in una foto di Alberto Moretti.

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