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Si parlerà friulano, basco, spagnolo e italiano (anche grazie alle traduzioni di Pablo Gortan) oggi, alle 20.30, in piazza a Moruzzo (in caso di maltempo, auditorium “Riedo Puppo”) per il secondo evento letterario in calendario a “Suns Europe”, il festival organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il sostegno finanziario della Regione Fvg e dell’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane. Lo storico basco Joseba Asiron e l’intellettuale friulano Angelo Floramo saranno i protagonisti di “Conquista! Storiis resistentis tra Navare e Friûl”, una serata in cui si metteranno a confronto i 600 anni della caduta dello Stato patriarcale aquileiese e quella del Regno di Navarra nel 1512. Le due vicende non offrono solo la possibilità di ragionare su eventi storici con numerose affinità, ma anche sulle conseguenze che hanno comportato per le comunità coinvolte, sul modo in cui la storiografia “ufficiale” ha cercato di depotenziare la natura stessa di quelle vicende e sulla riscoperta di simboli, fatti e protagonisti di quel periodo storico per risvegliare le coscienze. Un percorso attraverso la storia e la memoria per parlare della nostra attualità. Se l’intellettuale nostrano non ha bisogno di presentazioni, e già tutti conoscono le sue incredibili doti oratorie e i molti libri, tra cui Balkan Circus (2013), L’osteria dei passi perduti (2017) e La veglia di Ljuba (2018); di Asiron, invece, impegnato politicamente con la sinistra indipendentista basca, possiamo innanzitutto dire che durante la scorsa legislatura è stato sindaco di Pamplona (Iruñea), città che gli ha dati i natali. Laureato in storia dell’arte, insegnante, è autore di pubblicazioni e iniziative pubbliche dedicate alla resistenza e alla conquista della Navarra tra cui 50 fechas clave de la conquista de Navarra (2013).

Angelo Floramo

Intanto, ieri sera, il Concertone che si doveva tenere in Castello, a Udine, a causa del maltempo è stato trasferito al Palamostre. La Regione Fvg sostiene “Suns” nella convinzione che il festival sia uno strumento formidabile per promuovere attraverso la musica e la creatività la lingua friulana, fondamento dell’identità, ha detto l’assessore regionale alle Lingue minoritarie. L’esponente della Giunta ha ricordato che sono molteplici le attività promosse dall’Amministrazione per consolidare e rafforzare la specificità che rende unico il Friuli Venezia Giulia. Le ultime due sono state il provvedimento che assegna il logo all’ente di decentramento regionale di Udine, lo stemma della ex Provincia, e l’intesa con il Veneto per la promozione della lingua friulana nei Comuni friulanofoni veneti e lo sviluppo dei dialetti veneti in quelli venetofoni del Fvg.
A salire sul palco il Martina Iori Quartet (Ladinia) e le gallesi Adwaith, tre ragazze di Carmarthen che hanno suonato con grande energia e personalità. A rappresentare il Friuli ci sarà invece il nuovissimo progetto che unisce Laura Giavon e Marco D’Orlando (Drumlando), due fra i più talentuosi esponenti della nuova generazione jazz e improvvisativa della regione. A Suns Europe 2020 anche i Bujumannu & Jumbo from Train To Roots, dalla Sardegna. Fra le più affermate bands reggae a livello nazionale, i suoi componenti sono da sempre fieri ambasciatori della lingua e della cultura sarda.

Il festival Suns Europe – organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il contributo finanziario della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’ARLeF, Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e con il sostegno del Comune di Udine e dell’Etxepare Euskal Institutua (Paese Basco) – ha goduto fin dalla sua nascita del patrocinio del Consiglio d’Europa e del NPLD, Network to Promote Linguistic Diversity, la rete europea per la promozione della diversità linguistica. Inoltre si avvale della collaborazione di numerosi soggetti pubblici e privati fra cui i Comuni di Artegna, Mortegliano, Moruzzo e Pozzuolo del Friuli, il CEC, Centro Espressioni Cinematografiche, la Società Filarmonica di Pozzuolo del Friuli, e le associazioni Amici del teatro e Cocula. Suns Europe ha il merito di trasformare la città di Udine in un crocevia di culture, lingue e artisti, creando contaminazione e confronto, dando spazio a una produzione artistica di assoluto valore.

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In copertina, lo storico basco Joseba Asiron già sindaco di Pamplona.

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