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di Gi Elle

I cultori della lingua friulana hanno un grande debito di riconoscenza dei confronti di Jacopo Pirona, del quale ricorre il 150° anniversario della scomparsa: nato a Dignano nel 1789, l’abate letterato si spense infatti a Udine nel 1870. Nella storia della nostra cultura il suo nome è infatti strettamente legato all’importante Vocabolario, da sempre strumento indispensabile per conoscere la lingua di questa terra, avviato attorno al 1845 ma concluso e pubblicato postumo (cioè, dopo la sua morte, nel 1871) dal nipote Giulio Andrea. Pertanto, in questo importante anniversario, la Società Filologica Friulana, con il Comune di Dignano e l’ARLeF, ha promosso una serie di iniziative che prendono avvio oggi con uno spettacolo di Dino Persello che si tiene proprio a Dignano, nella casa natale di Pirona (Borc dal For, in via Garibaldi). Con l’attore friulano, applaudito nelle scorse settimane in numerose serate proposte nel Friuli orientale e che ora sarà in scena nel suo paese d’origine, ci sarà alla fisarmonica il maestro Pasqualino Petris. “Jacopo Pirona di Dignàn” s’intitola l’originale racconto teatrale, per il quale è previsto l’ingresso libero ma con prenotazione a causa delle normative anti-Covid.

Dino Persello e Pasqualino Petris.

Senza alcun dubbio, importante e suggestiva si rivelerà questa serata ambientata nella graziosa cornice dell’angolo antistante la casa natale di Jacopo Pirona. Si celebrano, come detto, i 150 anni della scomparsa del più eminente cittadino della località in riva al Tagliamento, dove il futuro sacerdote e letterato vi era nato il 22 novembre dello stesso ’anno della Rivoluzione Francese, appunto il 1789. Linguista, epigrafista, lessicografo e scrittore, entrò in contatto con le personalità più in vista dei movimenti culturali del tempo. Ricoprì incarichi molto significativi, soprattutto negli ambienti intellettuali udinesi.

Ma la sua monumentale opera rimane la realizzazione del “primo” Vocabolario della lingua friulana, che è stato per molte generazioni il testo fondamentale di riferimento per chi voleva avvicinarsi al suo studio e tuttora costituisce uno strumento imprescindibile, di enorme successo ed interesse. “Nel corso di questo significativo appuntamento – afferma Dino Persello -, non solo per i dignanesi (che desidero tutti presenti!), ma per ogni partecipante, mi addentrerò nelle dinamiche che hanno contraddistinto la vita di questo mirabile nostro concittadino. La fisarmonica del maestro Pasqualino Petris (tipico strumento musicale ottocentesco) mi accompagnerà in questo impegno, sottolineandone i passaggi con emozionanti armonie, in sintonia con i contenuti del racconto teatrale. Staremo bene insieme, a ricordare questo autorevole dignanese che, nel modo più assoluto, non dovrà mai essere dimenticato”.

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In copertina, una rara immagine di Jacopo Pirona, autore del primo Vocabolario friulano.

 

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