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A Spilimbergo, prende oggi il via la sesta edizione del Festival Le Giornate della Luce – ideato dall’autrice e regista Gloria De Antoni che lo dirige con Donato Guerra -, con un omaggio alla regista e fotografa Cecilia Mangini, classe 1927, considerata una delle figure più autorevoli della storia del cinema italiano, autrice assieme a Pier Paolo Pasolini di capolavori come “Ignoti alla città” e “La canta delle marane”. Alle 18, a Palazzo Tadea, l’inaugurazione della mostra “Volti del XX secolo”, a cura di Paolo Pisanelli e Claudio Domini. Realizzata in collaborazione con il Craf, la mostra riunisce i ritratti dei grandi del secolo, volti di artiste e artisti, giornalisti, cineasti, scrittori, attrici e attori fissati dal suo sguardo acuto e inarrestabile: tra questi Chaplin, Fellini, Pasolini, Moravia, Morante, Magano, Mastroianni.
La Cecilia Mangini regista sarà, invece, raccontata nella conversazione al Cinema Miotto, alle 21, assieme a Gabriella Gallozzi e Paolo Pisanelli. Seguirà la prima proiezione in esclusiva regionale del nuovo docu-film di Mangini “Due scatole dimenticate – un viaggio in Vietnam”, realizzato Paolo Pisanelli. Il lungometraggio ripercorre i momenti salienti della presenza della regista e del marito Lino del Fra nel Vietnam del Nord tra il 1964 e il 1965 grazie al ritrovamento di due scatole da scarpe colme di negativi fotografici dimenticati per più di cinquant’anni.

Isabella Rossellini

Domani, invece, alle 10, sempre a Palazzo Tadea, ci sarà il workshop – in collaborazione con Confartigianato Imprese Pordenone e Craf – Ritratti nella Luce. Energia in Movimento, per una full immersion nella fotografia con Riccardo Ghilardi, fotografo delle star mondiali del cinema, che ha immortalato tutti i più grandi attori holliwoodiani, da Kevin Kostner a William Dafoe. Alle 10.30 in Sala Degan nella Biblioteca civica di Pordenone, prosegue l’omaggio a Cecilia Mangini. Dopo la conversazione tra la regista ed Emanuele Bucci, la proiezione di tre documentari: Ignoti in città (1958), Stendalì – Suonano ancora (1960) e La canta delle marane (1961). In collaborazione con Assessorato alla Cultura di Pordenone e Centro Studi Pier Paolo Pasolini.
Inaugurazione ufficiale del festival, sempre domani a Spilimbergo, con un evento d’eccezione: alle 18, a Palazzo Tadea, intervento video realizzato in esclusiva dal festival di Isabella Rossellini “La mia famiglia fotografica”, dove l’attrice racconta i suoi rapporti e quelli dei suoi familiari con la fotografia.
A seguire l’assegnazione del premio Controluce per i mestieri del cinema e l’artigianato della Confartigianato Imprese Pordenone a Paola D’Inzillo e la conversazione con Jacky Ido, Enrico Lando, Massimo Schiavon, Federico Poillucci. E in videochiamata Aldo Baglio.
La giornata di domani si concluderà alle 21 al Cinema Miotto con la presentazione Premio Bookciak, Azione! a cura di Gabriella Gallozzi e a seguire la proiezione di Scappo a casa (2019) di Enrico Lando con Aldo Baglio, Jacky Ido, Angela Finocchiaro e la Fotografia di Massimo Schiavon.

Domenica 23 agosto a Palazzo Linzi, alle 12, l’inaugurazione della mostra-omaggio a Gianni Di Venanzio, uno dei più importanti direttori della fotografia del cinema italiano, che contribuì al successo di celebri film degli anni Cinquanta e Sessanta (come “I soliti ignoti” di Monicelli o “Salvatore Giuliano” di Rosi) scelto espressamente da Fellini per 8½. Un omaggio reso con le foto, per la maggior parte inedite, di Paul Ronald, fotografo di scena del film. Foto che documentano anche la grande intesa tra Di Venanzo e Fellini, in azione vicino alla macchina da presa o in pausa in attesa del ciak.

Gloria De Antoni

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In copertina, Cecilia Mangini, fotografa e regista: l’omaggio a Spilimbergo. (Foto Paolo Pisanelli)

 

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