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Un’estate da vivere insieme aspettando il ritorno a scuola dopo l’emergenza, sognando la riscossa sul virus: arriva a Pordenone uno spettacolo di estrema attualità grazie alla Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone che propone la rassegna Le Primizie de L’Arlecchino Errante. Appuntamento nel giardino della sede di via Selvatico, messa a disposizione con convenzione dal Comune di Pordenone, spazio che diventa una vera e propria Oasi teatrale estiva. Oggi, alle 19, in scena lo spettacolo per famiglie “Puntindelfarobellavistasulmar – I racconti del dinosauro” della compagnia Alberto De Bastiani.
“Alberto – racconta il presidente della Scuola, Ferruccio Merisi – è uno dei migliori rappresentanti del teatro di figura italiano. Ha base a Vittorio Veneto, ma è anche strettamente legato al nostro territorio visto che per le produzioni è socio del “nostro” Cta Gorizia. Negli ultimi anni è diventato “compagnia”, o meglio “famiglia d’arte” all’antica, con le figlie attrici e il figlio tecnico per luce e suono. Lo spettacolo ‘Puntindelfarobellavistasulmar’ vede appunto protagonista Silvia De Bastiani ‘servita’ dal fratello Marco dal punto di vista tecnico. Un pregio dello spettacolo è che è stato scritto e diretto da Gigio Brunello e Gyula Molnar, che sono un po’ come i fratelli Taviani del Teatro di figura internazionale”.
L’ingresso agli spettacoli di via Selvatico sarà libero, con la raccomandazione di un’offerta altrettanto libera e responsabile. Consigliata la prenotazione nelle ultime due ore precedenti lo spettacolo o anche direttamente su posto, arrivando con un piccolo anticipo. In caso di sovrannumero, si replica il giorno successivo, come anche in caso di pioggia. Info: 0434.311042; 340.9330447. L’Oasi Teatrale offre in giardino quattro ordini di sedute, dalle più basse alla più alte, per un totale di oltre cinquanta posti, un totale variabile a seconda della presenza di nuclei familiari o simili.

INFO SULLO SPETTACOLO

Silvia De Bastiani in “Puntindelfarobellavistasulmar – I racconti del dinosauro” di Gigio Brunello e Gyula Molnar
I bambini vogliono tornare a scuola. Questa è la loro storia. Hanno di fronte l’estate per prepararsi alla riapertura. Scritto in tempi non sospetti, Puntindelfarobellavistasulmar anticipa quanto la primavera del 2020 ha segnato nella vita dei bambini di tutto il mondo. Con un finale di riscossa.
“Il mio paese si chiamava Puntino ma per dargli importanza , gli abitanti lo chiamavano Puntin del faro bella vista sul mar , tutto attaccato. Ma è rimasto pur sempre un puntino e i treni, tutti direttissimi, continuano a ignorarlo e tirano dritto. La nostra scuola era molto piccola, soprattutto se vista da lontano. Si chiamava Libro Cuore ed era l’ultima casa del paese di fianco al cimitero, giù verso il faro /…/
Di alunni eravamo appena in tre: due maschi , Gildo e Ciccio Cobello, e una femmina, Lalla, cioè io. I maschi erano di più ma se contiamo la maestra Maccabei e la bidella Elda vincevamo noi ed erano loro in minoranza.
Qualsiasi cosa tu studiavi e imparavi ci stava dentro, per quanto fosse piccola…
Così comincia Puntindelfarobellavistasulmar. È Lalla , diventata adulta, a raccontare fatti che risalgono alla sua infanzia. Nel paese di Puntino la scuola elementare ha solo tre bambini e se non arriveranno nuove adesioni entro breve tempo, dovrà chiudere. Lalla ha un’idea: iscriveranno alla scuola i loro compagni di giochi. Si dovrà fare una selezione con test d’ingresso a due Barbie, un robot, un tirannosauro, un pinguino di gomma, Pina la gallina di peluche e la statuina da collezione del gladiatore Decimo Meridio. Lo spettacolo, dedicato in particolar modo ai bambini della Scuola Primaria, vuole affrontare, attraverso metafore e situazioni iperboliche e poetiche, i temi di questa età, le paure, il disagio e le diversità ma soprattutto l’importanza della dimensione fantastica e giocosa nel percorso di crescita.

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In copertina e all’interno ecco tre immagini di Silvia Puntino.

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