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Riparte domani 4 luglio, alle 11.30, sulle frequenze di Rai Radio1 Friuli Venezia Giulia, “Il concerto che vorrei”, fortunato programma curato a quattro mani dal regista Rai Mario Mirasola con il musicologo e critico musicale Marco Maria Tosolini. Un format innovativo, capace di coinvolgere un nutrito gruppo di studenti del Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste nella ricerca e ritrovamento di tanti tesori musicali custoditi nell’archivio e nella nastroteca della sede Rai del Friuli Venezia Giulia: un vero laboratorio musicale messo a punto grazie alla partnership fra Conservatorio e Rai, attraverso una sinergia produttiva che rappresenta un “unicum” a livello nazionale e che, nel 2020 pandemico, si è consolidata anche attraverso la registrazione di varie puntate direttamente nella Sala Tartini del Conservatorio, mixando così alla ricerca musicale l’eccellenza tecnologica dell’istituzione.
Due studenti per puntata, guidati dal maestro Marco Maria Tosolini e coordinati da Jacopo Cerpelloni, diventano così protagonisti del programma che prevede 12 appuntamenti nel corso dell’estate 2020. I materiali che verranno presentati sono davvero sorprendenti per ricchezza di contenuti, alto profilo degli autori e degli interpreti in alcuni casi dimenticati o, all’epoca, sottovalutati. Numerosi e rilevanti gli ospiti che verranno intervistati in questa 4ª edizione, scelti soprattutto fra i nomi prestigiosi del corpo accademico: dal pianista Claudio Crismani – che aprirà il programma domani mattina – al contrabbassista Giovanni Maier, dal fisarmonicista Corrado Rojac al violoncellista Pietro Serafin, ai direttori d’orchestra Romolo Gessi e Massimiliano Donninelli. Fra i protagonisti anche il direttore del Conservatorio Tartini, Roberto Turrin, e i critici musicali Rino Alessi e Alessio Screm, oltre ai musicisti Denis Zupin e Agnese Toniutti. Attraversando un arco di tempo che va dal 1954 agli anni ’90 del secolo scorso, giovani studenti del Conservatorio di Trieste diverranno protagonisti di un’avvincente avventura artistica e culturale che sigla l’originale collaborazione fra la Rai e un prestigioso istituto di alta formazione artistica come il Conservatorio di Trieste. Dal vasto giacimento dei materiali della nastroteca della sede Rai Fvg affioreranno gioielli musicali di grandi autori dei generi più vasti: dalla musica sinfonica alla coralità, dai primi esperimenti elettronici al jazz, dall’intrattenimento alla cameristica.
“Il concerto che vorrei” proporrà anche esecuzioni dal vivo degli studenti protagonisti che sono, va da sé, ottimi musicisti. Domani, alle 11.30, il sipario si alzerà su “Le ceneri della tonalità”, puntata inaugurale con la partecipazione del pianista Claudio Crismani. Il pubblico avrà l’occasione di confrontarsi con musiche di matrice espressiva impressionista ed espressionista, da Syrinx di Claude Debussy a Les Paul, passando per Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg, “Ulisse” di Luigi Dallapiccola e la sonata per trombone di Hindemith. Verranno inoltre presentati pezzi del compositore russo Skrjabin, eseguiti da Claudio Crismani, che li commenterà in diretta. Protagonisti della prima puntata saranno gli studenti Sergio Bernetti ed Elia Zuberti, guidati da Marco Maria Tosolini nella presentazione e nel commento degli ascolti.

Giovanni Maier

IL PROGRAMMA

seconda puntata – 11 luglio
“Musica naturale”, ospite m° Corrado Rojac
“La natura dipinge per noi, giorno dopo giorno, immagini di infinita bellezza”. Così John Ruskin si esprime a proposito della Natura, e chissà che all’interno della nastroteca della sede RAI del Fvg non si nascondano degli ascolti di altrettanta infinita bellezza. Quello degli studenti del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste Jessica Marra e Jacopo Cerpelloni, supportati in puntata dal m° Corrado Rojac e dal m° Marco Maria Tosolini, è un excursus attorno ai rapporti che legano la Natura (sia come luogo fisico che come concetto) e la Musica, attraverso una serie di ascolti che comprendono musiche per pianoforte solo ispirate alla qualità liquida dell’acqua, composizioni elettroniche di Jessica Marra, interpretazioni di Jacopo Cerpelloni alla fisarmonica e una meravigliosa registrazione di un 69enne Umberto Saba che declama una sua poesia.

terza puntata – 18 luglio
“La musica di Trieste e d’intorni”, ospite m° Massimiliano Donninelli
Puntata oggettivamente pregnante quella proposta dagli studenti Stefano Pastorcich e Simone Sette accompagnati dal M° Massimiliano Donninelli, noto saxofonista e direttore d’orchestra, oltre che titolare della cattedra di saxofono del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Si partirà proprio dal piranese Tartini, di cui quest’anno si ricordano i 250 anni dalla morte, passando per i triestini Zanettovich, Illersberg, Viozzi e Bugamelli e si affronterà un percorso nel quale potremo ascoltare composizioni strumentali e composizioni corali in dialetto, ma non solo.
Il percorso arriverà anche alla musica leggera con Guido Cergoly – ricordandolo a vent’anni dalla sua scomparsa – e la sua orchestra, riportando alla memoria alcune tra le canzoni più famose eseguite dal suo gruppo e da alcuni maggiori interpreti del panorama musicale di allora.

quarta puntata – 25 luglio
“Espressioni Nobles et Sentimentales”, ospite m° Pietro Serafin
Suggestioni “nobili e sentimentali” quelle scelte dagli studenti Alice Romano (violoncellista) e Andrea Virtuoso (pianista), che in questa puntata, assieme a Marco Maria Tosolini, propongono un viaggio attraverso alcuni piccoli gioielli della musica del Novecento. Cominciando da alcuni estratti dai Valses Nobles et Sentimentales di Maurice Ravel si arriva alle raffinate canzoni scritte dal compositore, nonché storico direttore del teatro Verdi di Trieste, Raffaello de Banfield. Ospite è il violoncellista Pietro Serafin, docente del Conservatorio “Tartini” di Trieste. Nella puntata viene proposto anche un ascolto da una composizione dello stesso Andrea Virtuoso, un brano di un’atmosfera sospesa, quasi fuori dal tempo.

quinta puntata – 1° agosto
“La Musica per Big Band nella regione dagli anni ’70 ad oggi”, ospite m° Denis Zupin
Puntata dedicata esclusivamente al sound della big band, la formazione “orchestrale” del mondo jazzistico. Vid Antoni e Riccardo Pitacco proporranno registrazioni storiche della “Grande Orchestra Jazz di Udine”, datate fra il 1970 e il 1976, con musiche di B. Hollman, Sammy Nestico e Jim Bethea. Oltre a queste, si ascolteranno gli ultimi lavori della “The 1000 street’s orchestra”, big band che vede Pitacco in veste di orchestrale ed arrangiatore. Ospite d’eccezione il direttore artistico e batterista di quest’ultima: Denis Zupin. Saranno proposte musiche di Romano Borsatti (arr. R.Pitacco), Pierpaolo Gregorig (arr. Federico Malaman) e di Giampaolo Mach (arr. Alessandro Scolz). Filo conduttore di questa puntata è l’organico stesso della big band, capace di infinite sfumature e colori come gli ascolti proposti evidenzieranno.

sesta puntata – 8 agosto
“Influenze Popolari”, ospite m° Davide Pitis
Percorso decisamente interessante quello proposto dagli allievi Stefano Pastorcich e Simone Sette del Conservatorio “G. Tartini”. Partendo da un ascolto sconosciuto ai più, vi faremo scoprire le influenze che la musica popolare trasmette a molti compositori con momenti esemplari di brani rivenuti negli archivi RAI.
Dall’Italia al Giappone, passando poi dall’Ungheria all’Azerbaijan. Ad accompagnarli ci sarà il Maestro Davide Pitis, noto compositore e direttore d’orchestra e di coro, docente di Teoria della musica del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Un viaggio alla scoperta del legame che ogni paese ha con la propria musica popolare, arrivando addirittura agli inni nazionali, fortemente influenzati dalle circostanze storico-culturali.

settima puntata – 15 agosto
“Quasi sempre al Verdi”, ospite Rino Alessi
Gli studenti Sergio Bernetti ed Elia Zuberti, assieme a Marco Maria Tosolini e Rino Alessi come ospite speciale, tornano ai microfoni per un’altra puntata de “Il concerto che vorrei”.
Il programma odierno prevede ascolti decisamente variegati. La puntata si aprirà con una fantasia del compositore barocco Georg Philipp Telemann eseguita da Zuberti, per poi muovere verso un compositore friulano moderno: Bruno Mansutti. Successivamente, il pubblico avrà l’occasione di ascoltare musiche di Mario Bugamelli: tutti “gioielli” provenienti dalla nastroteca della RAI del FVG.
Di Daniela Mazzuccato verranno proposte arie da celebri operette di Lehar e Benatzky. Seguiranno poi brani eseguiti da Sergio Bernetti al trombone, di stampo più contemporaneo. La puntata si chiuderà con un brano del Trieste Jazz Ensemble e di Franco Vallisneri.

ottava puntata – 22 agosto
“La musica da camera”, ospite m° Romolo Gessi
Protagonista dell’ottava puntata è la musica da camera, genere tra i più prolifici della storia della musica che ha dato la possibilità ai grandi musicisti di esprimersi attraverso le voci di qualsiasi strumento e organici tra i più vari. Andrea Virtuoso e Alice Romano, propongono un viaggio a partire dal duo violoncello e pianoforte con il capolavoro beethoveniano dell’op. 69, proseguendo attraverso organici sempre più estesi e inoltrandosi nel romanticismo con i coniugi Schumann per concludere infine con il secondo quartetto di Charles Ives. Ospite della trasmissione il docente di musica da camera del Conservatorio triestino e noto direttore d’orchestra, il maestro Romolo Gessi, con il quale si affrontano riflessioni sul significato di questo genere musicale e su cosa vuol dire per un musicista suonare e respirare con il gruppo con un’unica comunione d’intenti.

Romolo Gessi

PUNTATE IN CORSO DI PREPARAZIONE

nona puntata – 29 agosto 2020, ospite la pianista Agnese Toniutti
Un inglese che intenda suonare uno strumento si riferirà a tale azione mediante il verbo “to play”, esattamente come uno spagnolo direbbe “jugar” o come un francese direbbe “jouer”. La principale traduzione italiana di questi verbi è “giocare”, e chissà che gli ascolti tratti dai tesori custoditi nella nastroteca della sede RAI del FVG, dalle composizioni elettroniche di Jessica Marra e dalle interpretazioni alla fisarmonica di Jacopo Cerpelloni (studenti del gruppo di ricerca Conservatorio “G. Tartini” di Trieste), guidati dal m° Marco Maria Tosolini, non ci dimostrino che suonare non è altro che “giocare” con il proprio strumento. Come si relazionano la musica e l’attività ludica? Che evoluzione ha avuto, nella storia, tale rapporto, e in quali forme? L’excursus di oggi, forse, ce lo rivelerà.

decima puntata – 5 settembre 2020, ospite m° Giovanni Maier
Protagonista di questa puntata la musica di fusione; si parla della musica che fonde le energie del jazz e del rock in un nuovo linguaggio degli anni ‘70. Le registrazioni compilate da Vid Antoni e Riccardo Pitacco vedono performance di gruppi locali (Trieste Jazz Ensemble ed il Silvio Donati Jazz Group) e internazionali (Quartetto Albert Mangelsdorff): musiche di Coltrane e Monk, ma soprattutto musica improvvisata. L’assolo definisce il linguaggio personale del musicista ed è lo spazio libero dove il solista è libero di improvvisare; si uniscono in questa jam session transtemporale i due ricercatori, Riccardo Pitacco – chitarra elettrica o trombone e Vid Antoni basso elettrico.

undicesima puntata – 12 settembre, ospite il musicologo Alessio Screm.

dodicesima puntata – 19 settembre, ospite il direttore del Conservatorio “Tartini” Roberto Turrin.

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In copertina, il pianista Claudio Crismani protagonista domani del primo concerto su Rai Radio1 Fvg.

 

 

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