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di Gi Elle

Dalla letteratura di casa nostra alla grande, intramontabile musica le proposte in arrivo oggi da Pordenone, a cominciare da questa mattina sui social per proseguire stasera sul canale culturale della Rai che propone due concerti andati in scena al Teatro Verdi nello scorso gennaio. Vediamo allora in dettaglio di che cosa si tratta.

La Trieste di Veit Heinichen

Terza tappa per il nuovo progetto promosso da Fondazione Pordenonelegge con Regione e PromoTurismoFvg, “Friuli Venezia Giulia terra di scrittori. Alla scoperta dei luoghi che li hanno ispirati”: una suggestiva sequenza di viaggi digitali d’autore che ci porta questa volta, stamane alle 10 sui siti e canali social di pordenonelegge e PromoTurismoFVG, nella Trieste di Veit Heinichen. Lo scrittore tedesco, autore di riferimento per le trame gialle del nostro tempo, sarà voce narrante della Trieste del mistero: quella che affiora scavando nelle trame della storia della città, sottotraccia nelle luminose giornate di sole e mare, la Trieste bella e tragica, scolpita nella storia di Miramare e di Massimiliano d’Asburgo-Lorena, nella memoria di Johann Joachim Winckelmann. Veit Heinichen è autore di una serie di romanzi cult per i lettori centro-europei, quelli che vedono come protagonista il commissario Proteo Laurenti: le sue indagini hanno sempre al centro Trieste, quasi fosse un personaggio vero e proprio delle storie che si intrecciano in questa città, con trame fascinose e inquietanti. Henichen, dunque, come un Cicerone speciale del suo luogo del cuore, un “corrispondente” speciale dallo storico Caffè San Marco, luogo d’elezione per lo scrittore come per tanti triestini e tappa ‘must’ per visitatori e turisti. Ma Heinichen ci guiderà anche attraverso altre rotte, dall’altipiano del Carso alle vedute aeree della città e del Golfo, con finestre scenografiche sul Canale, su piazza Unità, sull’Alto Adriatico. E con una tappa dedicata al commissario Laurenti, quel “Malabar” nel cuore di Trieste dove personaggio e autore sembrano condividere, fra dimensione reale e proiezione letteraria, i loro incontri, i momenti di relax e persino la passione per gusti e sapori. Le vicende del commissario Laurenti sono note in Italia e all’estero per le produzioni cinematografiche seguite da milioni di spettatori. Trame gialle innestate a una città che lo scrittore ama definire come “un grande serbatoio di storia e di storie”.

Veit Heinichen

Beethoven, Baglini e Prosseda

La rassegna di musica da camera del Teatro Verdi di Pordenone ”I concerti delle 18”, realizzata con il sostegno di Fondazione Friuli, approda sul canale cultura tematico Rai 5 con due concerti andati in scena lo scorso gennaio, poche settimane prima della chiusura dei teatri. La rassegna, ideata e prodotta dal Verdi, sperimentava quest’anno una nuova, fortunata formula basata sul dialogo in musica tra maestri – protagonisti della scena musicale italiana e internazionale del calibro di Roberto Prosseda e Maurizio Baglini – e allievi, giovani promesse del concertismo, per ribadire ancora una volta il ruolo del Teatro di Pordenone quale palcoscenico ideale per i nuovi talenti. In particolare, oggi 23 maggio e sabato 6 giugno, sempre alle 20.15, in onda due concerti dedicati a Beethoven, a cui il Teatro quest’anno ha riservato svariati omaggi per i 250 anni dalla nascita, alcuni purtroppo rimasti irrealizzati a causa dello stop forzato delle attività. Il pianoforte era lo strumento prediletto dell’immenso compositore e musicista tedesco, e proprio i tasti del piano sono stati il terreno di incontro e dialogo tra i protagonisti delle due esibizioni. Il primo concerto di “In itinere: dialoghi musicali tra maestro e allievo”, in onda questa sera, ha come protagonisti il celebre pianista Roberto Prosseda, affiancato dal suo allievo diciottenne Carlo Alberto Bacchi. che si misurerà con una delle più celebri Sonate di Beethoven, la n. 8 in do minore op. 13. Pietra miliare della forma pianistica, il titolo “Patetica” è stato apposto dallo stesso compositore in riferimento al pathos e alla tensione tragica sprigionata sin nelle note della lenta introduzione. Il 6 giugno sarà la volta del Maestro Maurizio Baglini che ha condiviso il palcoscenico con due nuove promesse del pianoforte Simone Ivaldi e Marco Pulina: un concerto all’insegna di un Beethoven segreto, con l’ascolto di alcune delle opere più rare e sperimentali del genio beethoveniano, l’Andante favori, la Fantasia op. 77 e la Grande Fuga.
Questa prestigiosa presenza sul canale culturale della RAI è un ulteriore tassello delle numerose attività che hanno segnato una presenza continuativa della programmazione del Teatro Verdi, tra sito e canali social, in tutto questo lungo periodo di chiusura. E finalmente, adesso, lo spettacolo torna sul palco: atteso, giovedì 28 maggio il primo concerto in teatro, a platea vuota, un evento di grande forza simbolica, tanto per il Verdi che per il suo pubblico, programmato in occasione del 15° anniversario dell’inaugurazione del Teatro Verdi. Alle 18.30 risuoneranno le note del maestro Maurizio Baglini universalmente celebrato per il suo straordinario virtuosismo nell’eseguire la “Nona” di Beethoven nella trascrizione per pianoforte solo di Franz Liszt: oltre a lui, soltanto altri otto i pianisti al mondo affrontano questa difficile composizione. La platea sarà rigorosamente vuota, ma la sua esibizione sarà trasmessa in diretta sul canale live.comunalegiuseppeverdi.it e attraverso la pagina Facebook del Teatro. Il concerto sarà anche videoregistrato.

Maurizio Baglini

Roberto Prosseda

La Biglietteria del Teatro è attiva, per il momento solo telefonicamente, al numero 0434.247624 dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17 dal lunedì al venerdì.

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In copertina, Duomo e Palazzo municipale nel cuore di Pordenone.

(La foto di Baglini è di Davide Cerati)

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