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di Giuseppe Longo

Grado guarda con fiducia all’uscita dal tunnel di questa emergenza sanitaria, che ha messo a dura prova anche il turismo isolano, e con coraggio – mentre si attende conferma delle disposizioni regionali per la gestione delle spiagge – s’incammina nella nuova, non facile stagione,  migliorando il suo biglietto da visita, che è fatto anche di ciclovie. Tra i suoi 28 chilometri di itinerari ciclistici e i dieci di piste urbane, che la classificano come Comune Ciclabile d’Eccellenza, la città balneare ha nella Alpe Adria che costeggia la translagunare Belvedere-Grado il suo vero punto di forza che offre alcuni chilometri di panorama mozzafiato sia all’entrata – l’isola nel suo complesso dominata dallo storico campanile dell’Anzolo – sia all’uscita – la chiostra delle Alpi con in primo piano la possente torre della Basilica di Aquileia -, attraversando un ambiente d’acqua di grande suggestione, in mezzo al quale, tra innumerevoli isolette, c’è anche Barbana, meta dell’annuale processione di barche.
E proprio questa splendida ciclovia – che dall’Isola del Sole sale fino a Salisburgo, attraversando gran parte del Friuli montano sul sedime del dismesso tracciato della storica ferrovia Pontebbana – avrà fra breve un importante e atteso collegamento a Est. A Grado Pineta sta, infatti, per essere realizzata una nuova pista ciclabile su viale dei Pesci collegherà appunto la Alpe Adria con con la Fvg2. A tale riguardo, in questi giorni, la civica amministrazione guidata dal sindaco Dario Raugna ha approvato lo studio di fattibilità relativo al progetto di completamento della ciclovia Alpe Adria e di interconnessione dei percorsi ciclabili urbani e di collegamento con la ciclabile Fvg2 lungo la Strada provinciale 19 Grado-Monfalcone. Questo nuovo tratto di pista verrà interamente realizzata su viale dei Pesci, proprio nel rione di Pineta.

La spiaggia di Grado Pineta.

“L’intervento – spiega l’assessore all’Urbanistica, Fabio Fabris – rientra tra quelli di area vasta finanziati interamente con fondi derivanti dai trasferimenti relativi all’Uti Carso Isonzo Adriatico, al pari delle due rotonde da realizzarsi in corrispondenza ai due ingressi di Pineta e di quella all’ingresso di Valle Goppion. La pista è stata progettata in modo da poter raccordare il percorso ciclabile esistente sulla Sp 19 Monfalcone-Grado che attualmente presenta una discontinuità di tracciato proprio in corrispondenza dei due ingressi di Grado Pineta. Questa discontinuità, oltre a rappresentare una una fonte di pericolo per i ciclisti che percorrono la ciclovia, crea anche una sorta di disorientamento per la mancanza di una chiara indicazione del percorso per riprendere la pista ciclabile, sia in direzione Monfalcone che in direzione Grado”.

Come si spiega in una nota del Comune, è stata compiuta un’attenta analisi sullo stato di fatto della sede stradale, relativamente a marciapiedi e vegetazione arborea ed arbustiva interferente, e soprattutto una indagine riguardante l’impiantistica ed i sottoservizi esistenti sul citato viale dei Pesci. In base a quest’analisi, si è stabilito che oltre alla realizzazione della pista ciclabile, che si svilupperà per circa 550 metri, lungo tutto Viale dei Pesci e che, come già detto rappresenta il collegamento mancante tra i due tratti ciclabili già esistenti sulla Sp 19 Monfalcone-Grado, verrà realizzato, a completamento della stessa, un nuovo marciapiede parallelamente alla ciclabile stessa, con la sistemazione dei sottoservizi ed il completamento della rete di illuminazione pubblica. Nella progettazione – il quadro economico è di 900 mila euro – si è, inoltre, tenuto conto del Piano Particolareggiato del Traffico di Grado Pineta in corso di approvazione.
Con questo collegamento ciclabile, la Città di Grado, già premiata per tre anni consecutivi con 5 Bike Smile da Fiab come Comune Ciclabile d’eccellenza, va ad implementare – come dicevamo in premessa – i suoi 28 chilometri di itinerari ciclistici e i 10 chilometri di piste ciclabili urbane. Una offerta importante per la valorizzazione turistica dell’Isola del Sole e che, pure attraverso gli obiettivi del progetto Mar e Tiaris, risponde a una esigenza sempre più diffusa di  infrastrutture cicloviarie fra quanti amano questo genere di vacanza che consente di apprezzare, a tu per tu con la natura, le bellezze ambientali e paesaggistiche. E che a Grado certamente non mancano.

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In copertina, scorcio della ciclovia Alpe Adria lungo la translagunare per Belvedere di Aquileia.

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